Ho riflettuto: non ho rovinato abbastanza la mia reputazione col blog, quindi è il momento di riferire al mondo l'episodio più imbarazzante della mia vita. Ovviamente proviene dall'infanzia, non ne ho traccia nella memoria e mi è stato riferito più volte, con gran gusto, dai miei malefici genitori.
Premessa: mia madre, da arte-ossessionata quale è, mi ha sempre portato alla Biennale di Venezia fin da piccolo - si tratta di una esposizione internazionale di arte moderna. Per cortesia, non chiedetemi come molti quanto spesso venga allestita. E' biennale.
Comunque, l'arte moderna non è per bambini. Ecco il motivo.
Scena: bambinetto (moi, per servirvi) di 4-6 anni, non ricordo, entra in una stanza dalla luce intima. E questa stanza, oltre la luce, ha di intime le immagini attaccate sulle pareti. Migliaia di vagine stampate e incollate per il turbamento dei presenti.
Il bimbo si guarda intorno, tra l'indifferente e il perplesso, e domanda serafico: "ma dov'è la pisellina di mamma?"
E ancora oggi mi chiedo se fosse più disturbata la madre o il bambino. Ma una cosa è certa: questo episodio spiega molte, MOLTE cose.
Perché nulla è più umiliante dei ricordi di famiglia.
Etichette: grezzità, malissia, santamadre, thehorror
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1 commenti:
........
oddio.......
io mi ricordo quella foto che mi mostrasti, di un ucello neonato morto rappresentato in un fiume di piume........... quel giorno li mi hai tolto il sonno.... BRR..
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