Oggi ho fatto un sogno... molto, molto particolare. Ho passato un po' a rifletterci, perché dipinge a tinte forti la mia condizione attuale, e come percepisco il mondo in questo momento. In genere tendo a non dire quello che mi passa per la testa, ma ci rimugino da un po' e bene o male chi passa da questo blog sa di cosa sto parlando.

...ambientazione: campus universitario, pieno di giovani studenti e studentesse, ridente e solare. Ma un giorno cominciano a circolare voci bizzarre, contraddittorie... qualcuno dice che è stata 'fatta una burla', qualcuno che c'è stata un'espulsione, qualcuno che ci sono fantasmi, qualcuno che è stato commesso un crimine. Se ne parla per qualche giorno, poi l'interesse scema e le voci svaniscono.
Quello che nessuno vede, è che c'è una ragazza morta all'entrata di una delle facoltà.
Ogni giorno studenti e studentesse passano e NON VEDONO la ragazza, piena di ferite e rivoli di sangue, i vestiti logori e stracciati, lo sguardo vitreo. Una sola persona se ne interessa: un giovane giornalista del gazzettino universitario, dipinto come una figura ammirevole nel sogno, che voleva utilizzare la storia per "toccare" senza "sconvolgere", cercando di non profittare della situazione e fare semplice giornalismo sensazionalistico. Il sogno segue un po' la sua decisione su come fare la foto, mentre spiega come mai non voglia sfruttare al 100% l'effetto che la notizia potrebbe avere.
...e finisce lì: il giornalista fa la foto che voleva, l'articolo viene pubblicato ma non avvengono reazioni, e lo stesso ragazzo si disinteressa del cadavere, che peraltro nessuno porta via (e lui non lo segnala).

...notte. Si scopre all'improvviso che la ragazza è ancora viva. Di giorno, il suo sguardo è assente e lei rimane immobile. Di notte, OGNI NOTTE, si fa forza con voce flebile. "devi andare da lei... alzati, alzati... non puoi arrenderti ora, non così... devi andare da lei, non è ancora finita... ti prego alzati... non morire".
Passano notti, giorni, settimane. Nessuno porta via il corpo. Ogni notte, i lamenti della ragazza si diffondono per il giardino, attutiti dalla nebbia.
Dopo tre mesi, a fatica, la ragazza si alza e se ne va. Nessuno si accorge del cambiamento.

Nell'arco di tutto il sogno, io NON SO chi sia "lei", chi sia la ragazza, perché sia coperta di ferite, e neanche perché voglia andare da "lei" (deve proteggerla? Deve vendicarsi? Deve rivederla?).
Quello che SO, è perché nessuno vede la ragazza. Perché noi siamo invisibili. E credo fermamente che nessuno sappia granché di chi lo circonda. Una amicizia profonda, che ti metta al corrente dei motivi di vita del tuo prossimo, è l'eccezione e non la regola. Possiamo avere questo tipo di rapporto con quante... 1, 2, 10 persone? E tutte le altre sono spettri che vedi con la coda dell'occhio.
Ma la parte più bella, e simbolica, del sogno è quella in cui il giornalista decide che foto scattare alla ragazza. Il giornalista è un altro che ha idee chiare nella vita, e valori morali alti: vuole sensibilizzare la collettività senza trarne profitto. E' uno scopo nobile. Il giornalista NON è una figura negativa o indifferente, nel sogno. E' un eroe. Anche lui sta combattendo una battaglia, per non cadere nelle trappole della retorica.. conflitti completamente diversi da quelli della ragazza morta, ma conflitti importanti. Lui è l'unico ad avere un rapporto con la ragazza, che è allo stesso tempo profondo e superficiale. Profondo perché lei viene a sapere della sua battaglia (lui ne parla ad alta voce), e perché si crea un legame che si sente. Perché in quel momento condividono qualcosa, e lei per un attimo diventa lo strumento di lui, si presta ad essere il suo "articolo" e allo stesso tempo per la prima volta sente che la sua storia (di lei) è condivisa con qualcuno.
Ma è un rapporto superficiale: si consuma in poche ore, e alla fine cosa rimane? Lei conosce la 'campana' che lui riporta su una questione che lo tocca personalmente. Lui ha percepito per un attimo che c'è qualcosa oltre il suo mondo, storie che non sentirà. E che purtroppo rinuncia a sentire, perché si allontana di nuovo per la sua strada, meditando su cosa fare per sé - senza neanche accorgersi che la ragazza è viva. Restano allora solo una manciata di attimi poetici e qualche ricordo. Forse si ricorderanno l'uno dell'altra, ma prima devono occuparsi delle proprie vicende... lui deve mostrare le sue visioni al mondo, la ragazza deve farsi forza e correre da "lei"... non c'è tempo per conoscersi. Ci sono cose più importanti. Più urgenti.

La cosa toccante è che sono tutte e due brave persone. Non c'è un senso di indifferenza di fronte all'altro, affatto: ma i sentimenti sono rivolti altrove. Neanche si rendono conto che c'è qualcosa di più profondo, sicuramente, dietro l'immagine che hanno dell'altro. In altri tempi e luoghi sarebbe anche potuta nascere un'amicizia, ma ora non c'è tempo.

Sono mesi che mi sento così. Il nostro gruppo... ognuno è sempre più lontano dall'altro perché abbiamo tutti altro a cui pensare. Non ci sono litigi, affatto, ma ultimamente ci sono incomprensioni e distanze che si creano. Qualcosa ci tira tutti verso strade differenti. Insomma, succede qualcosa. Che cosa NON LO SO... per alcuni ho un'idea più chiara, per altri accenni giuntimi via terzi, e altri non ho idea di cosa abbiano per la testa. Ho solo la distinta sensazione che ad ognuno, o quasi, stia succedendo qualcosa di importante. E io vorrei sapere, capire, se possibile aiutare ma non posso... perché non vedo.

Non rompete troppo le balle. ODIO il natale e ODIO i regali e ODIO le lucine e ODIO la neve e ODIO la famiglia e ODIO i merrychristmasjinglebells che suonano ogni dannata ora di luce dai megafoni attaccati ai balconi. Musica di merda! Festa di merda! ODIO i babbi natale che vanno dai bambini, ODIO i bambini e RAWR ODIO i presepi e i campanellini le renne (di cui si finge di imparare il nome perché fa molto USA, con la loro dannata idolatria di santa claus). E ODIO i cenoni, il buonismo, i buonefeste elargiti a piene mani - che fanno natale - e le MESSE che sfilano per questa città di MERDA. ODIOODIOODIO l'improvvisa popolarità di Gesù bambino e le mangiatoie e i pastorelli che fanno tanto religioso_popolare (l'unica cosa peggiore del religioso e del popolare) e le stelline e i re magi non li odio perché almeno uno è nero, ma ODIO bob marley e "don't cry for me argentina", che passano dai megafoni perché sono generiche canzoni che 'fano spirito del natale' anche se non ci hanno un cazzo a che fare! I panettoni non sono male perché contengono glucosio, ma in compenso ODIO chi mi manda auguri all'una di notte (sto dormendo gente... strano?) e chi assume che io sia FELICE per una cazzo di festa che non significa NULLA per me perché a) non sono cristiano, b) non sono consumista, c) non voglio vedere la mia famiglia, d) non partecipo alle psicosi di massa per cui, per gli X giorni cirondanti il natale, il mondo è bello e scintillante e la gente gentile - peccato che si sia ipocriti non di meno, e che passate le feste si ritorni ad essere PiemontesiFalsiECortesi, sorrisi da mercanti e pensieri da contadini. E ODIO chi tenta di (ri)/allacciare un rapporto inesistente basandosi sul BuoneFeste quando NON ci conosciamo, NON ti interessa di me oltre l'attenzione fugace che posso prestarti per farti star meglio nella giornata dello stiamo-tutti-bene-e-siamo-tutti-più-buoni e soprattutto NON. CAPISCI. CHE SI PUO'. ODIARE. IL. NATALE!! ...e non mi interessa un cazzo dei moralismi d'una giornata, perché se la mia famiglia è un covo di vipere o sconosciuti, non sento di dovergli qualcosa perché due millenni e passa fa, in questa giornata, si suppone sia nato il nostro messia d'elezione. Quindi NO, non sono uno psicopatico perché in questa giornata di merda voglio stare a duemila chili di chilometri da qui (anche se riconosco che questo post non aiuti molto la causa del "non sono psicopatico"), e ODIO il natale perché anche se sono qui molto più a lungo del normale non posso vedere i miei amici perché c'è la famiglia e c'è il cenone e i ci sono regali e no-è-triste-vedersi-prima. ARGRRRGHRGHHBLURGHHGRHGHRHRGHODIODIODIODIODIO.

...phew, va molto meglio ora. Il prossimo natale lo passo in congo.

Buon natale, cazzo!

grawl!

Premesso che quest'anno in tre mesi di lezioni mi sono fatto riprendere da quasi tutti i docenti perché parlavo...
...ieri ho sognato di litigare con una delle suddette docenti per esattamente questo motivo (e di lanciarle una pallina di ovatta).
Oggi ho sognato che una di loro, rifiutandosi di spiegare in mezzo al casino, fosse stata espulsa dall'università.
Sempre oggi, ho sognato con gusto che un'altra docente fosse arrestata per FURTO DI GIOIELLI.

...ma io non ho problemi con l'autorità... no no...

Giornata Internazionale dell'Incesto

Visti recentemente, con J, ben *due* film che avevano in qualche modo a che fare con l'incesto, e con famiglie disfunzionali. E visto che si lamenta che non parlo più dei film che guardiamo.. rimedio ora.

Numero uno: Festen (uno dei film di "Dogme 95", di cui ho scoperto di aver già visto Italiano per Principianti, un film molto delicato che ricordo con piacere).
Parla di abusi sessuali su figli piccoli, denunciati da una delle vittime alla tavolata riunita per il 60° compleanno del padre, pochi mesi dopo il suicidio della sorella (anche lei molestata). All'inizio nessuno, neanche nella famiglia, crede all'uomo che accusa il padre di un crimine orribile, ma lentamente i sospetti diventano certezze. Come da regole di Dogme, è stato girato in modo molto... spartano, e il risultato è che sembra, come qualità e in parte come stile (zoomate feroci!), un normale filmino di famiglia. Peccato per il tema, no? Tra l'altro le scene più buie sono anche le più sgranate, il che rende lo stile piuttosto inquietante... e, quindi, le locandine inglesi* PATINATE mi irritano ancora di più!
La famiglia del film, per altro, è orrenda... o dovrei dire "credibile"? E' la cosa che più m'è piaciuta. Non c'è una unione dei figli contro il padre stupratore, ognuno agisce per conto proprio, spesso mettendo i bastoni tra le ruote agli altri familiari. Voglio dire, sarà solo la mia esperienza, ma credo che il sospetto sia spesso di Casa, nel senso più letterale dell'espressione. Sopporto poco quei film in cui sembra esserci una intesa automatica tra i membri di una famiglia... che li porta ad agire alla fine come un "tutto organizzato". In realtà c'è sempre un legame tra familiari stretti, ma credo sia più spesso conflittuale che non. L'intesa può scattare, sì, ma nella mia esperienza sono momenti, giorni negli anni di incomprensioni e bassezze. E tutto ciò che il legame fa, spesso, è impedirti di fuggire da questo conflitto.

*la locandina che ho messo è originale, OVVIAMENTE.

Peraltro, abbiamo sconvolto Melanie (la più malvagia del gruppo) affermando "ieri abbiamo visto Festen, GRASSE RISATE!". Futuri psicologi, ovviamente.



...e secondo film: I Tenenbaum. L'avevo già visto e lo ricordavo come "bellino", ma una seconda visione mi ha fatto capire quanto sia *curato* e *amato* in tutti i dettagli. Meraviglioso. La trama c'è, ma non è 'unica'... è un altro film che mostra come una famiglia sia fatta da persone... disunite. Ognuno di loro si muove diversamente, nell'arco del film, affronta diversi problemi, cambia le relazioni con gli altri personaggi a proprio modo, RAGIONA in un modo unico. E di nuovo si vede questo conflitto tra il legame e la distanza (e il massimo si raggiunge nel 'quasi-incesto' della trama, tra il personaggio più legato alla famiglia e la più distante.. ma non voglio rivelare troppo). Veramente, di questo film non si può fare una sintesi. Va visto. E merita tantissimo! Prima di tutto perché ipnotizza visivamente, e poi perché oltre alle belle immagini è ben scritto e non banale. E poi fa ridere come pochi film al mondo... o, almeno, è un film che fa ridere ME, una cosa rara quando è *volontaria*!

"...in realtà, il ricordo del genio giovanile dei Tenenbaum era stato pressoché cancellato da due decenni di tradimenti, fallimenti e disastri."

...ah: ha anche una Donna_Disfunzionale, nella foto, che è il leit motiv che ricorre in circa il 90% dei film che amo. Lei condivide la mia segretezza ossessiva! Non credo che riuscirei a fumare per 22 anni e tenerlo nascosto a tutti, ma... ci proverei.


...ci sono così tanti film in programmazione, che tremo al pensiero...

Dieci minuti fa

...mentre su MSN mi si accusava di essere uno spietato latin lover,
Emilia e Marco si rincorrevano in casa spruzzandosi PROFUMO a vicenda. Ogni tanto lui la inseguiva sulla sedia con le ruote.
M: "ma è un profumo femminile!"
E: "non impovrta!"
Al termine del duello, Emilia ha impestato il letto di Marco col profumo (femminile). Marco rifletteva sul pisciarle sulla biancheria, così per vendetta.

In sottofondo, visto che la scena non era sufficientemente surreale, "lamette" di Donatella Rettore. In ciclo.

La fisica secondo Fabio

Fabio: "quando comprimi una bottiglia, il suo volume diminuisce perché aumenti la pressione dell'aria al suo interno. E' per la legge di Boyle."
Io: "no guarda. Quando comprimi una bottiglia lo fai dopo aver tolto il tappo... non aumenti la pressione, l'aria esce semplicemente."
Fabio: "NON PUOI fare uscire l'aria da un recipiente!!"
Io: "veramente si."

RIPETERE PER MEZZ'ORA

Sto studiando il Conrotto, il libro "tra il sapere e la cura", uno dei 3 che devo conoscere per dare psicologia dinamica avanzato. Il problema? E' scritto in una lingua straniera.
La lingua degli psicoanalisti pomposi.
Una frase a caso (quella che sto studiando ora): "L'identificazione narcisistica rappresenta il tentativo "patologico" di riproporre l'identificazione primaria. Questa è, in realtà, il prodotto della Bejahung (ammissione di significanza) e rappresenta il primo atto dello svicolamento dell'Io dall'Es nella misura in cui questo è prevalentemente costituito dalla Verwerfung (tendenza alla designificazione dei significanti"

...Wah? Ed è così TUTTO IL LIBRO. Parole come coalescenza, sussunzione ed altre che neanche ho trovato sul dizionario (e non prendevo in mano un dizionario da una vita!). Per dire cosa? Concetti contraddittori, espressi tramite salti logici mascherati da elucubrazioni.
Come libro, peraltro, è un po' una macchia di Roschach, nel senso che è così ambiguo che ognuno ci vede quello che crede. Chi ha fede cieca in nonno Freud dice che è "bellissimo ma oltre la nostra portata". Chi è incline alla psicoanalisi dice che è "incomprensibile, ma molto bello". Cosa ci vedo io? Ma è ovvio... un autore che si nasconde dietro paroloni per nascondere che la sua teoria non ha fondamenta solide. Se scrivesse in modo chiaro, sono convinto che chiunque noterebbe che i suoi ragionamenti a) sono contraddittori e b) fanno salti logici da paura. Come dire che la chiarezza non conviene, in certi campi più di altri. Ci lamentiamo degli psicologi televisivi, che con ragionamenti a spanne banalizzano la materia. Che seguendo il loro intuito (che altro non è che un po' di senso comune, mescolato con frasi fatte) rovinano la reputazione a chi ne fa una disciplina (scientifica o no). Ma quello di cui mi rendo conto è che c'è gente più pericolosa... psicologi rinomati che, mescolando il supposto sapere di Freud con le proprie personali deviazioni, creano castelli in aria completamente slegati - e non integrabili - dalla pratica clinica. La cosa veramente grave è che gli psicologi fuffa li teniamo alla larga, ma quest'altra gente è nei nostri atenei.

...ma ancora una volta, potrebbe essere una interpretazione falsata la mia. Mai avuto simpatia per la psicoanalisi.

Ha scordato ninfomane.

...uno dei vantaggi di essere me è che prima poi la gente ci fa il callo e non si offende più per niente.

Kai scrive:
Offesa?
ste.panda scrive:
ma va
ste.panda scrive:
mi dici che sono incinta, lesbica, trans, uomo, camionista e mi offendo per questo?
Kai scrive:
Ah, giusto

Perché all'astuzia non c'è MAI fine

Esame a sorpresa tra una settimana!
Mi spiego: oggi abbiamo cominciato il corso di storia della filosofia. Blah, blah, roba noiosa, un pizzico di roba interessante, ecc ecc...
"...è possibile fare delle esposizioni in classe su un'opera a scelta tra queste 5"
(mio cervello): "Se avessi tempo le farei, ma non muoio neanche dalla voglia..."
"...che di per sé sono il 90-99% dell'esame"
(mio cervello): "IO! IO! IO! PRENDI ME! PRENDI ME!"

In pratica, al termine dell'esposizione ti dà un voto che sarà poi integrato da UNA domanda sugli altri filosofi. Naturalmente, per il particolare filosofo che ho scelto (Cartesio) l'esposizione è tassativamente tra una settimana. Esattamente il giorno prima dell'esame di metodologia. Astuto da parte mia.
In breve: ho una settimana per analizzare il discorso sul metodo e preparare qualcosa di tremendamente acuto da dire in classe. Dopodiché, mi giocherò l'esame a una settimana dall'inizio del corso. E il giorno dopo? Un esame il cui materiale non tocco da giorni. Ottimo!

Let's go!

Demoniache presenze

Oggi, alle 18.37, la nostra lavatrice ha camminato. Dove "camminato" è un eufemismo per "cominciato a saltellare, posseduta, producendo rumori stile motosega-su-cemento-armato". Risultato: una parete divelta, tutti i detersivi a terra e la lavatrice più avanti di un metro e mezzo.
Reazione mia: "forse non dovrebbe fare così."
Reazione di Fabio: "Emilia sta battendo sulla parete?"

Fabio l'ha guardata, ha dato 3 pugni sulla parete e tutto è tornato come prima.
Fino alla prossima camminata.

Quale mondo?

Scena: io, Melanie e Chiara. Io sostengo la tesi che Nino abbia carattere schizoide, in quanto tende a ritirarsi di fronte ai problemi e ha una ricca vita interiore (scrive libri... di poesia. Ugh.) ed è un po'... "fuori dal mondo", senza ritenerla come un'offesa. Melanie e Chiara non sono d'accordo e pensano che io esageri, solo perché non è molto espansivo.
Nino arriva.

Melanie: "Nino! Tu non sei fuori dal mondo, vero?"
(silenzio)

...
(ancora silenzio)
...

Nino: "io?"
Melanie (a me): "ok, forse hai ragione."

Nebraska mon amour

Sto trascurando il blog! Anche perché ultimamente non ho troppo tempo per stare davanti al pc. In compenso, sto guardando molti film. Per l'esattezza...

Pulp Fiction: dopo "Le Iene" (che non mi è piaciuto) partivo con aspettative circa zero. E invece mi è piaciuto. Peggio per i miei coinquilini, che mi hanno sentito cantare "Girl, You'll Be a Woman Soon" fino alla nausea. Loro, non mia. Ah: amo Mia Wallace, e me l'aspettavo dal momento in cui è comparsa sullo schermo.

Boy's Don't Cry: prima l'abbiamo visto io e Judith (ridendo di continuo, evviva la sensibilità dei futuri psicologi! Prossimo progetto: guardare Schindler's List facendo battute sugli ebrei), poi più o meno tutti gli altri. La storia è forte e affascinante, tratta da una storia vera: una ragazza lesbica, Brandon Teena, si traveste da ragazzo. Quando viene scoperta, viene stuprata e uccisa dai suoi amici. Il film non è particolarmente folgorante a mio parere, e in questo concordo con Marco. Ma riesce a dipingere benissimo il senso di oppressione che deve dare vivere in un paese come il Nebraska, dimenticato da Dio e abitato da gente con una cultura leggermente inferiore a quella delle carpe.
Frase celebre del film:
"Lisa io... sono un ermafrodito"
"Ma anch'io ho strani desideri!" (!?)

Constantine: bello, ma avrei apprezzato molto di più il personaggio se Fabio non avesse palpitato al suo minimo gesto o respiro ("aah! che figo! Voglio essere come lui! Guarda questa scena bellissima! La scena migliore della storia del cinema! La so a memoria e la reciterò mentre la guardi, leggermente fuori sincrono!"). Dopo un po' avrei voluto strangolare lui e Keanu Reeves. E pensare che non ho nulla contro Fabio.

Seta: aaaahhh l'orrore! Non guardatelo.
Se il film corrisponde al libro, ho capito perché Nino ami Baricco e perché chiunque mi conosca me l'abbia sconsigliato (eccetto mia madre che non fa testo): storia melensa, con un ritmo completamente sbagliato e personaggi di carta velina, soprattutto i femminili. Se ti chiedono come descriverli, di una puoi dire solo "è sua moglie, è rachitica e le piacciono i gigli" e dell'altra "beh, è giapponese e lui le piace". Blech.
Due scene sono però memorabili.
1: Lui sulla tomba della moglie, circondata da chili e chili di gigli. E cosa fa? Posa un giglio. Astuto.
2: Il capo giapponese in una sorgente d'acqua calda (nudo). Fa al protagonista indicando il cielo "vedi quegli uccelli migratori? [bla bla, mi ero distratto]". Poi si alza, sempre nudo, e comincia ad asciugarsi lentamente... "volevo farti vedere questi uccelli, e ora li hai visti".
Pensiero dell'intero cinema: "non può essere involontario".

p.s.: un ultimo consiglio. Non guardate *mai* un film con me e Judith.

Help! I need somebody, help!

Ieri Emilia è andata a recuperare un pacco a Perugia. Parte, 6 ore di treno (in cui studia ben tre pagine, mi dichiara orgogliosa). Prende l'autobus sbagliato. Cambia autobus. Arriva alla posta sbagliata. Va all'altra posta. La trova chiusa. Termina la serata in bellezza litigando col ragazzo, ubriacandosi e andando a dormire a casa da un amico. Tanti errori madornali in una sola giornata non ne ho mai visti.

...si, perché in superficie Emilia sembra normale e pucci, a tratti quasi seria, invece è PAZZA. FOLLE. (...direi maniacale, in termini più rigorosi). Parte all'avventura, Perugia, Bologna, Firenze, Trieste, Venezia... e qualcosa va. Sempre. Storto!
Qualche tempo fa arriva un messaggio a Fabio "aiuto sono a Bologna e ho speso tutti i soldi in shopping, non so come tornare indietro vienimi a prendere". Fabio la ignora e, due ore dopo, arriva Emilia in casa: "ahah, scherzo!"

Ma penso che la vetta assoluta della sua mania sia questo scambio di messaggi tra lei e Marco, raccontatomi da lui ieri:

Emilia: "aiuto" (nient'altro, solo aiuto. "E già qui..." - ndMarco)
Marco: "dove sei?"
Emilia: "in mensa." ("e qui ho capito già che voleva solo rompere i coglioni." - ndMarco)
(silenzio, Marco la ignora)
Emilia: "un uomo mi sta inseguendo"
Marco: "grida aiuto!"
Emilia: "maiale!" (?)
Marco: "caga." (?!)
Emilia: "il caga del maiale" (?!?!??!)

Qualcuno mi spieghi... semplicemente mi spieghi...

Presto! Focalizzatevi su Nino!

Ieri festa a sorpresa a casa di Nino.
Gli ultimi 5 minuti di preparazione, mentre Nino era in doccia, Melanie ci fa entrare in casa. Corse frenetiche delle inquiline per portare tutto in cucina, in assoluto silenzio e segretezza, poi Nino esce dalla doccia. Le sue coinquiline fanno suonare il telefono di casa (che è in cucina), lui arriva, in accappatoio...

SORPRESAAAA BUON COMPLEANNO NINOOOOO

Flashback: cinque ore e mezzo prima, in mensa. Lascio cadere un commento casuale: "non organizzi mai feste per il compleanno?" "No... non mi piace stare al centro dell'attenzione..."

Flashforward: BUON COMPLEANNO NINOOOOO
GUARDATE NINOOOOO
FOCALIZZATE TUTTI LA VOSTRA ATTENZIONE SU NINOOOOO


... AMO realizzare gli incubi della gente.


Peraltro...
Nino: "No... non mi ero accorto di nulla... ecco perché ho visto Chiara sotto casa..."
Qualcun altro: "Fammi capire, hai visto Chiara nascosta vicino ai cespugli e non hai pensato perché fosse lì?"
Nino: "Boh... Chiara è strana..."

...ovviamente, Chiara è la meno strana del gruppo, ma soprassediamo...

Meeting time.

Ieri è stata una giornata di incontri, decisamente abbastanza per convincermi a non tornare a Ivrea un altro mesetto almeno.
Comincia la giornata andando al centro commerciale Le Gru, per comprare vestiti pesanti - per chi non lo sapesse, nonostante il mio gusto universalmente riconosciuto come orrido (tono su tono rulez), sono sufficientemente selettivo da rendere il fare spese con me un incubo. Frase tipica: "questo colore è un po' smorto". Sapete, non mi sento a posto se non sono travestito da evidenziatore, ho fatto mia nella vita la missione di bruciare le retine di tutti i miei amici. Avete presente l'espressione "bellezza abbagliante"? Per ora mi concentro sull'abbagliare.
Dopo l'ordalia, mi vedo con Ale, il mio amico di Ivrea (si, ne ho uno solo ormai), che è sempre un piacere rivedere, specie dopo così tanto tempo. Son contento se la passi bene, o quanto meglio gli permettano i suoi problemi ultimamente. Costretto a una lettura di tarocchi, ovviamente. Segue lamento in coro sui nostri docenti osceni, e l'usuale confronto tra medicina e psicologia. Termino con un monologo drammatico sugli orrori della psicologia dinamica (il giorno dopo, mi innamorerò del nostro libro di testo della stessa materia - per ora ho letto il primo capitolo, splendido, e spero l'autrice non dia di matto a metà libro come tradizione psicodinamica).
Cena da mia madre, che mi racconta dell'ennesimo cuore che ha infranto. Per l'esattezza, non ha assecondato le deliranti fantasie erotiche di un uomo debole e inibito, che cercava l'amante dei suoi sogni in una donna prosaica che non lascia *nulla* all'immaginazione. Grave errore.
Dopocena con un'altra donna terrena e aggressiva, la mia cara pucci-ste. Problema: ieri faceva freddissimissimo. Ho provato a succhiarle il calore tipo vampiro, ma non ha funzionato. Penso di dovermi limare i canini prima. Ho passato la serata abbarbicato sulla sedia e rannicchiato per non disperdere le preziose calorie che conservo per l'inverno. Abbiamo peraltro rivisto un nostro ex compagno di classe, un tipo di rara bellezza e di molto meno rara stupidità (colossale). Quando si è avvicinato, penso di aver sentito lo stridio dei denti di Ste. Deve averlo sentito anche lui, perché ha messo la mano sulla mia spalla e non sulla sua (commento di Ste: "ha toccato te, e questo dimostra che è gay"). Ripensandoci, non mi stupisco delle sue origini venete, visto che riassume in sé tutti gli stereotipi più negativi del nord-est arricchito. Evviva!
Termino la serata con un incontro molto, molto più fugace con l'essere che nel mio dizionario interiore sta alla voce "Lo Stronzo", con tanto d'articolo determinativo. Ammetto che si contende la voce con Freud, ma visto che lui ho ancora l'opportunità d'ucciderlo, gli riservo un pelo in più odio.
Bene, dopo aver incontrato praticamente tutti quelli che volevo (e non volevo) incontrare, sono pronto a tornare a piddì aspettando che torni la nostalgia. E vi dico, è un processo molto, molto lento.

Wooohooo! Cena di compleanno tutto ok. A parte che cesco ha tirato pacco all'ultimo, e Ura s'è ritrovato isolato in mezzo a sconosciuti. Ma un po' più tardi è uscito brevemente con Marco e Thomas, quindi spero non si sia annojato troppo.
Devo dire che, in parte, è successa la stessa cosa che aveva osservato Judith al suo compleanno: si sono formati gruppi isolati. A parte Barbara [e Judith prima che arrivasse cibo in tavola], che era incantata da Emilia, tra psicologi tendevamo a parlare tra noi (e devo dire che le battute tra psicologi *non* sono raffinate come potrebbe sembrare dall'esterno). E tra coinquilini, anche se ai lati opposti della tavola, parlavamo quasi esclusivamente tra noi. Aw.
Marco ha definito Barbara "completamente fuori". Continuava a chiedere traduzioni a Emilia, tra cui "fallo" (!?). A un certo punto è andata in cucina, ha visto gli altri che fumavano...
Barbara: "ma non lo sapete che fa male fumare..?"
Marco offre una sigaretta...
Barbara: "...senza di me!"

Il punto più alto, e insieme più basso, della serata è stata la lettura dei tarocchi. Ovviamente hanno chiesto tutti e tutte la vita amorosa, e a parte il tripudio di carte di bastoni (Francesca indica ridendo il re di spade e il re di bastoni di Judith. Alla sua lettura, esce la REGINA DI BASTONI....) ho predetto rapidamente disgrazie più o meno a tutti.
Judith: non andrai d'accordo con la nuova inquilina, e non ricordo la risposta sull'amore. Ma era molto contenta del re di bastoni. (eh... eh)
Francesca: non avrai MAI ALCUNA soddisfazione amorosa?! (scherzi a parte, sono uscite un mucchio di carte positive, ma rovesciate, cioè bloccate. Una delle mie letture preferite, tra quelle di ieri. Azzeccata)
Barbara: il tuo passato è un po' una merda, ma ti aspetta un futuro radioso (yeah!)
Melanie: avrai BAMBINI.
Dario (ragazzo di Melanie): desiderio di TRADIMENTO, che collegato con la lettura di Melanie non suona troppo bene.
Chiara: Non ricordo, qualcosa che non condivideva affatto.
Nino: un'altra lettura troppo azzeccata, che parlava di desiderio di abbattere barriere emozionali, un eccesso di astrattezza e insieme desiderio d'isolamento e paura d'abbandono (non si contraddicono).
Lisa: col tuo ragazzo non starai assieme a lungo.

...ma quante gioie che portano queste carte! Dopo che ho predetto a Fabio che la ragazza che gli interessa lo limiterà e sarà una palla al piede, mi sono proprio scatenato nel rovinare fiorenti storie d'amore!

...ahh! ah!: un aggiornamento su teorie e tecniche dei test della personalità, la nostra materia che sta allegramente degenerando. Dopo tavole (per bambini) che mostrano cani che leccano le proprie parti intime ("in chi ti identifichi in questa tavola? E' una tavola bella o brutta?" - da arresto), e tavole per niente ambigue in cui la Comunian, misteriosamente, vedeva SEMPRE occhi chiusi (!?), espressioni ambigue, sessi ambigui... di nuovo tavole per bambini.
Una rappresentava un cane che sculacciava un altro, vicino a un wc aperto. Uuuh, fetish.
Un'altra, che ha catturato la nostra attenzione, una tigre che assaltava una scimmietta indifesa.
Comunian: "in questa tavola, si vede la figura materna..."
Judith: "scusa, e dove sarebbe la figura materna in una tavola simile?!"
Io: "la riconosco PERFETTAMENTE".

Rapido aggiornamento

Il conto delle pizze sale a 6.
L'Alice ha regalato a Marco una scheda vodafone con abbonamento per chiamarsi gratis tra loro: sono solo amici, ma aspetto che l'ex psicopatico dell'Alice venga a saperlo per ridere. Come minimo gli esploderà la testa alla notizia.


...meno dieci (minuti) al 17! oh! oh! Fatemi gli auguri!

Saffo mi fa un baffo (argh)

Oggi Emilia ha imparato una parola nuova. Eravamo alla pizzeria dove lavora Fabio (tra l'altro: quarta pizza in una settimana, più 2 volte al mcdonald e 4 panini al posto di altrettanti pranzi - VOGLIO CIBO VERO).... e parlavo, tanto per cambiare, di cibo...
Emilia: "e allora che verdura ti piaciono?"
Io: "mah, le carote..."
Emilia: "mh-mh..."
Io: "E i finocchi, crudi però..."
...e vedi Emilia che sfoglia il suo dizionario, poi mi guarda e scoppia a ridere.
Emilia: "come si dice per donna?"
Io: "... ...lesbica."


...tra l'altro: "lesbica" sembra essere diventata la parola della casa. Ricordando che ragazze interrotte è un film da lesbiche, io e Marco abbiamo cercato di convertire gli altri al nostro orientamento.
Io (a Fabio): "Oggi volevamo guardare un film. Tu sei lesbica?"
Fabio: "... eh? Scusa, come faccio a essere lesbica?"
Io: "come, come fai? Come me, no?!"

...e così abbiamo rivisto il film e abbiamo fatto la nostra "lesbo night". Tra soli maschi.

Ridatemi i vuoti nella mia vita.

In questi giorni non ho avuto tempo libero, quasi. E' dall'inizio della settimana che cerco un'ora buca per tagliarmi i capelli e non la trovo (beh, l'ho trovata ieri, ma c'era un'ora di attesa dal barbiere. Evviva! Missione fallita). Il che è in parte il motivo per cui non posto più granché sul blog.

Sto facendo un esperimento di psicologia sociale come complice dello sperimentatore, e questo mi ruba mattinate intere. In compenso ho scoperto di essere un ottimo mentitore, visto che nessuno si rende conto che mi stanno infilando in bocca parole che non direi mai. Appena mi taglierò la barba sarà interessante vedere le reazioni quando dirò che ho "22 anni": ne dimostrerò a malapena 15. Bugia, se posso sottolinearlo, completamente GRATUITA.
Oh, a proposito, mercoledì prossimo è il mio compleanno. Yay!

...inoltre: hanno imbiancato casa. Riportare i mobili nella tripla è come tentare di risolvere un puzzle o rompicapo, ma ogni mossa costa fatica. Tra l'altro: dopo un ANNO che dico "imbianchiamo imbianchiamo", quando imbiancano sono a lezione e non posso aiutare! Non che mi lamenti. Affatto. Neanche Emilia ha mosso un dito, perché è ipnotizzata da World of Warcraft. Mein gott. Ha già saltato due cene.

...la nostra caraffa è rimasta macchiata di vernice bianca, ovunque. Il motivo potrebbe sorprendere.
Io: "cos'è successo alla nostra caraffa?"
Michele: "non lo vedi?"
Marco: "vedi che CAZZO succede quando inviti l'omino bianco a casa?"

Ieri la nostra docente di teoria e tecniche dei test della personalità, affezionamente soprannominata "la gattara" perché identica alla gattara dei simpson, oppure "l'occhio di Mordor" visto che il suo occhio destro, apparentemente di vetro, è in realtà iniettato di sangue e vive vita propria...
Lei, dicevo, ci ha mostrato una ad una (tranne una.) le tavole del test proiettivo di "piedino nero", un test di personalità per bambini. Sono tavole che raffigurano dolci maialini nelle loro vicende quotidiane, ed è importante vedere in quali personaggi il bambino si identifica, quali tavole trova più belle e più brutte... ecc ecc...
Arriva alla "tavola poppata": piedino nero, il nostro suino protagonista, è attaccato alle mammelle della mamma. Grazie a questa tavola, spiega la gattara, si può inferire il rapporto tra il bambino e la madre.
Aggiunge: "questa è la poppata madre, poi c'è anche la tavola POPPATA PADRE..."

- cade il silenzio e tutti ci guardiamo tra il confuso e l'orripilato -
"no, scusate, ho avuto un lapsus."

...chissà a cosa stava pensando... COSA DIREBBE FREUD??

Fabio vs. le Leggi dell'Economia

Fabio (nuovo coinquilino pucci): "oggi, sull'autobus, ho venduto a una vecchietta uno dei miei biglietti omaggio, a un euro. Ho guadagnato un euro!"
Io: "come, hai guadagnato un euro?"
Fabio: "ho guadagnato un euro! Era un biglietto gratis, e l'ho venduto a un euro."
Io: "biglietto gratis?"
Fabio: "si vedi, ho preso il blocco da 12 biglietti e l'ho pagato dieci euro. Quindi ho pagato dieci biglietti e gli ultimi due erano omaggio"
Io: "mmh... no. E' come se tu avessi pagato dodici biglietti 80 centesimi l'uno. Hai guadagnato 20 centesimi, non un euro."
Fabio: "ma si che ho guadagnato un euro! Sono gratis!"
Io: "non sono gratis. E' uno sconto, come se li comprassi all'ingrosso"
Fabio: "no. Ascoltami. Se io vendo i due biglietti gratis di ogni blocco a un euro l'uno, dopo cinque blocchi ho guadagnato dieci euro, e mi compro un nuovo blocco da dodici biglietti. E guadagno dodici corse!"
Io: "naturalmente non conta che i tuoi blocchi dureranno di meno, visto che continui a vendere due biglietti su dodici? I tuoi cinque blocchi saranno di dieci biglietti invece che dodici, dunque guadagni *due* corse. Non dodici."

(silenzio tombale per dieci secondi)

Fabio: "....non hai capito!"



...meno male che non studia economia e commercio...

Mi fai *sanguinare*

Ieri giornata tremenda. Se avessi potuto trasformare il cattivo umore in calore, sarei stato splendente come una lampadina. In realtà oggi mi sono un po' tranquillizzato, ma se i 2 nuovi tornano ubriachi li polverizzo ugualmente. Non ho parole per esprimere quanto *odi* questa situazione.

Anyway.
In questo splendido umore che avevo, torno a casa in bici, e nel tentare di chiudere il catenaccio durissimo mi ferisco a un dito e comincio a sanguinare sgocciolando. Poso la bici e salgo in casa per lavarmi, pensando "potrebbe essere la giornata peggiore della mia VITA", apro la porta e chi mi trovo davanti? Il padrone di casa. Mentre grondo sangue. Evviva! Quale splendida impressione da dare!

Comunque non è l'ultimo dei miei piccoli "incidenti". Sempre ieri, nel buttare una gomma masticata mi finisce su un bordo del cestino. Faccio un gesto con la mano per farla cadere, e schizza dall'altro lato del cestino, cadendo infine sul pavimento. Non credo esista persona più impedita di me: capisco non riuscire a usare utensili raffinati quali i catenacci, ma un CESTINO dio mio. E' semplice. Aprire mano, far cadere rifiuto. Nulla.

E... il contrattempo più bello, oggi. Passeggiavamo lungo il lungargine del piovego, dove ci sono state le lauree con feste annesse, e vedo per terra un cumulo sbrilluccicoso, tipo i pitoni sfrangettosi che si mettono sull'albero di natale. Da bravo gatto curioso, la mia prima reazione è prenderlo in mano. Mi abbasso esclamando (giuro, testuali parole) "oooh, luccica!" e ignoro il sottofondo, un "nooooo" di Barbara. Risultato: le mie mani affondano nel pitone, incontrando schiuma da barba e succo di pomodoro. Yeah.

Un giorno qualcuno dovrebbe filmarmi nella mia vita quotidiana e mostrare il video ai docenti che mi hanno dato 30. Tormentiamo un po' le loro coscienze, per favore.

Come conquistare l'affetto delle persone:

1) Vai a visitare un appartamento.
2) Di' a chi lo abita "verrò" senza incertezze.
3) Comincia a fare progetti di ritinteggiarlo al tuo arrivo.
4) Sparisci.
5) Quando ti chiamano, di' che tuo padre deve parlare col padrone di casa.
6) Il sabato, di' "al 99% mi trasferirò domenica alle 7".
7) La domenica, quando alle 8 e mezzo ricevi una chiamata, rivela che ti sei accordato col padrone di casa per vivere in un altro suo appartamento, due piani sopra quello in cui dovevi andare.
8) Guardati le spalle. E' un consiglio. La prima volta che ti incontro per le scale, ti butto giù.

MIA!

E' MIA. Mia mia mia mia mia! Mia e solo mia! ...e di Marco. Ma SOPRATTUTTO mia! La preziosa camera doppia!
Stasera comincerò a spostare le mie cose di là!
Questo momento è di pura gioia.

...cambiando discorso, ho saputo che una mia docente di questo semestre è pazza. Mi è stato riferito che l'adorabile vecchina, vedova, essendo tanto sola chiede i numeri di cellulare ai suoi alunni per poi invitarli a MESSA.
Oh, dio. Oh, DIO.

Lezione di stile #1 by amico-gay-di-Judith: MAI tono su tono.



Tono su tono? Io? Quando mai?

Moon cake of DOOM

Regalo tanto apprezzato (una piantina con fiori rossi), fortunatamente senza gaffe. Si, perché i cinesi hanno mille regolette per i regali: niente libri, niente orologi, scarpe, ombrelli, penne con inchiostro rosso, oggetti affilati, oggetti in numero di quattro. E niente incarto bianco, nero, blu, o giallo con scritte nere. E per carità di dio non offrire il regalo in presenza di terzi!
Inoltre, anche se lei non l'ha rispettato (sarà occidentalizzata?), in teoria il ricevente dovrebbe rifiutare il regalo 3 volte per non "apparire avido".

Comunque ho il sospetto non abbia accettato le nostre scuse, perché poi ci ha detto che oggi è la festa cinese della famiglia e ci ha offerto dei "moon cake" per festeggiare. Tondi, alti un paio di centimetri e circa 4 di diametro.
Io non ho MAI mangiato qualcosa di così pesante. Sembrava marzapane concentrato, collosissimo e senza sapore. La sensazione era quella di ingerire trecento calorie a boccone. Bocconi minuscoli per non impastare i denti e tentare di ignorare la sensazione di ingoiare crema di sassi.

Marco ne ha buttato metà senza farsi vedere.

Oggi Emilia, la cinese che sostituirà Emi, arriva da noi sentenziando che "c'è un grosso problema". Al che ci mostra fogli con scritto a caratteri cubitali "I love you - Marcello" e "I want to fuck you both - Marco". Trovati sotto la porta.

Chi l'ha lasciati? Ma *ovviamente* emanuele, il rompiballe della doppia che non se ne va senza un'ultima stronzata epocale.
Lunga discussione perché in cina, ovviamente, è una cosa seria e preoccupante. E anche una ragazza italiana, in un appartamento di soli maschi, non l'avrebbe presa bene secondo me. Io l'avrei trovato di pessimo gusto, al posto suo. Senza contare un fatto: sono sperdute in un paese straniero, più spaesate di com'ero io quando sono arrivato a Padova. Altro punto, so poco della loro lingua, ma mi sembra di ricordare che abbia un elevato livello di formalità, e questo rende i messaggi brutali più brutali.

E domani, appena sveglio, andrò a cercare un regalo. Visto che volente o nolente rappresento la casa, gli italiani e il genere maschile. E allora chiederò scusa nella loro lingua.

Business men e micro-micro-criminalità

Questa è DA SCRIVERE, perché me la ricorderò per tutta la vita. E poi vista dall'esterno fa ridere, ma vi assicuro che io non sto ridendo affatto. E scusate se questo post lo scrivo male, ma sto un poco tremando e sono spaventato.

Stavo tornando dal McDonald con il bustone tre metri per due d'ordinanza, e passavo pacifico sul cavalcavia della stazione. Si avvicina un nero (noto solo dopo la canna, spenta, in mano) che mi fa "ehi tu vieni qui". Il mio pensiero: "uno dei soliti neri che girano per Padova e chiedono un'offerta per il loro centro. Non li sopporto, sono strainsistenti e non sono in vena di elemosina". Allora gli faccio "scusa non ho tempo" e tiro dritto, camminando.

Mi sento poi alle spalle questo che urla "dammi soldi! Vieni qui! VIENI QUI! Dammi tutti i soldi!". E mi si spegne completamente il cervello e continuo ad andare avanti camminando. Anche uno venti metri più avanti mi fa "dammi i soldi" e io continuo ad andare avanti.

Non mi inseguono, non mi fermano e ora sono a casa col portafogli in tasca. Terrorizzato. Era la volta che mi trovavo un coltello in pancia.

A chi come chang si chiedesse quale sia la parte divertente: ho detto "non ho tempo" a un rapinatore e mi ha preso in parola. Già, non ho tempo, sono una persona impegnata! Non vede che sono un uomo d'affari, con la ventiquattrore piena di patatine e di un big mac straripante di senape?

Anyway, un giorno ne riderò sicuramente ma ora sono spaventato. Molto.

Weekendone a Trieste con Judith, Chiara, Francesca e Nino, naturalmente grandioso. Tra Nino che credeva l'inguine fosse vicino al collo (forse perché ha il nome simile a lingua?) e confondeva Picasso e Marilyn Monroe (?!), la macchina fotografica di Chiara che durante gli autoscatti si muoveva da sola, la generica, gratuita violenza di Francesca - e il fatto che credesse Trieste confinasse con l'AUSTRALIA - e le spiegazioni da guida turistica di Judith puntualmente interrotte da uno dei nostri cellulari... tra tutto questo, insomma, mi sono divertito. Mucho. Quanto a me, ho passato questi 3 giorni come passerei ogni giorno della mia vita: a dar fastidio alle ragazze e pucciolare per ogni gatto nel raggio di duecento metri.

Crimini contro l'umanità.

Oggi, io e i miei coinq abbiamo fatto qualcosa di vietato espressamente dalla convenzione di Ginevra: abbiamo mescolato due tipi di pasta perché non ne avevamo abbastanza.
Ma non due *semplici* tipi di pasta.

TORTIGLIONI e SPAGHETTI.

Il risultato... non sapevi come prenderlo, diciamo.
Non contenti, abbiamo usato come sugo pelati semicrudi.

Malattia time

Poiché non ho avuto una salute sufficientemente cagionevole quest'anno, mi sono di nuovo ammalato nel momento peggiore. Dopodomani parto(?) per Trieste, e voglio essere in forma per l'inizio dei corsi.
Semplice influenza, anche se dopo la pericardite mi han detto di stare molto attento a queste cose.
Quindi ho chiamato la simpaticissima guardia medica, la stessa che quando ho detto "ho male al cuore", senza farmi altre domande, mi fa "sono sicuramente dolori intercostali, vada all'ospedale giusto per scrupolo". La stessa guardia medica che quando avevo l'otite (e non riuscivo a muovermi dal dolore) mi fa "venga da noi, all'altra parte della città". Ieri, ovviamente, mi dice "venga da noi", al che mia madre ha affilato gli artigli e mio padre è andato in berserk. Dopo una rapida entaconsulta tra loro, tutto ciò che so è che la guardia medica è venuta da me strisciando.

Con tutti gli acquisti che sto facendo in farmacia, tra un po' mi danno la tessera coi bollini. 50 punti un pacemaker, 100 un tubo per respirare e 200 un catetere deluxe. Per curare quest'influenza ho preso, nell'ordine, VivinC (acqua fresca), actigrip (che la GM mi ha detto di lasciar stare), tachipirina, antibiotico e un mucolitico. e deve passarmi assolutamente domani, così vado a Trieste. Prossimo passo: cure sciamaniche.

Gesù, sono un vecchietto.

Perché sul treno incontro sempre e solo gente che odio?
Oggi, oltre a un vecchietto dalla camicia arcobaleno, c'erano:

  • Trentenne con calvizie precoce che amava parlare di vini, marmellate e beppe grillo (tutte cose che amo).
  • Madre del suddetto, che parlava solo in piemontese stretto e non sapeva comporre un numero col cellulare.
  • Uomo sperduto che intratteneva per ore il controllore chiedendo come si prende una coincidenza. Fino a dire "questo è il mio biglietto, mi dica lei cosa devo prendere e come".
  • Donna cicciona a cui si incastrava SEMPRE la borsa nella porta dello scomparto.
Nulla di paragonabile al mio più caro ricordo di questi viaggi, la vecchia pazza del treno.
Immaginate, entra nello scomparto questa signora impellicciata, mette un giornale tra il sedile e il sedere e comincia a lamentarsi spiritata della sporcizia dei treni e di come non entri mai negli scomparti con le tendine chiuse, poiché dietro ci sono "cose indecenti: persone che si baciano, COI PIEDI SUI SEDILI" (da cui il giornale sotto il suo immenso deretano). E anche se sono paragonabili a Sodoma e Gomorra, per salire sui treni si paga il biglietto SEMPRE DI PIU'.
Segue tirata sul governo, sulle tasse, sulle banche ("io metto i soldi sotto il materasso, chi si fida delle banche... però poi ci sono i ladri..."), sugli avvocati, su suo marito, sulla politica. E ogni DANNATO FATTO, ogni numero, ogni statistica, tirava fuori illuminata il "Metro" che lo riportava. Per chi non lo sapesse, il "Metro" è il quotidiano gratuito di Padova, il cui oroscopo è più attendibile delle notizie e il cui cruciverba è il picco di serietà.
Quella donna aveva almeno 20-30 ritagli di notizie irrilevanti a supportare i suoi deliri paranoici.
Sono contento di conoscere finalmente il target di quel giornale.

X-mother

Dopo il suo gioco di prestigio con la mia voglia sotto i capelli, mia madre si è esibita di nuovo. Premesso: NON LO SAPEVA, e mio padre, io e la farmacista abbiamo faticato a notare l'occhio gonfio pur sapendo fa male da ieri...

"ciao mamma"
"ciao. Hai l'orzaiolo."

più tardi

"Beh, non so che infezione sia."
"E' orzaiolo. Hai un puntino sulla palpebra inferiore."

Non mi crederete, ma è vero. Ho un puntino sulla palpebra. Circa un micron di diametro.
Quella donna tra una settimana si farà l'operazione per ridurre la sua miopia. E allora TREMATE PERCHE' VEDRA' OGNI COSA.

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In compenso ha dimenticato qua a casa le sue gallette integrali. Mio padre le guarda, alza un sopracciglio. "Chiama mamma e dille che si è dimenticata la segatura."

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Cambiando di nuovo discorso (scusate, so che è seccante!), oggi mi sono portato in vantaggio con la guerra contro mio padre. La guerra che combattiamo a forza di battute squallide.
"Dovresti comprare un tappetino antisdrucciolo, ma non è scomòdo?"

Mentre ste/Chang (la panda - il link del suo blog è qua a lato!) lotta contro le sue cozze quotidiane a colpi d'insulti, io recito l'altra parte. Si, perché le rare volte che m'interesso a qualcuno sono un mitile persistente. Forse mi aiuta lo star perdendo completamente il senso della vergogna. Ah, le cattive compagnie! E le mie compagnie sono pessime*! :D

*un mio contatto msn ha come sottonick: "liberté, fraternité, WORLD DOMINATION", ed è uno dei più tranquilli.


Cambiando discorso visto che la mia vita sentimentale non interessa a NESSUNO (e se vi interessa, fatevi un esame di coscienza: non avete una vita vostra?). L'altroieri sono uscito con Chiara, compagna nazifascista di mille, o meglio tre o quattro, disavventure. Abbiamo anche preso un caffè sotto il ponte della stua, in un sottopassaggio che fa molto metropoli. Sottopassaggio, sottolineo, completamente inutile, come il tram. Padova NON E' una metropoli!!
Poi abbiamo visitato la chiesa del santo per la prima volta, facendo la figura degli allegri miscredenti quali siamo. Mentre lei guardava inorridita la lingua, il mento e l'apparato vocale (giuro) del santo, commentando come la cosa sia un pizzico morbosa, e io guardavo perplesso il sarcofago diviso in tre, immaginando che facesse parte di uno spettacolo di illusionismo in cui segavano il santo invece della classica donnina... mentre facevamo sfoggio di blasfemia, insomma...
TIRITIRITIRI TIRITIRITIRITIRI TIRITIRITIRITIRITI TITTITI'!
(pausa)
TIRITIRITIRI TIRITIRITIRITIRI TIRITIRITIRITIRITI TITTITI'!

E io che spengo il cellulare, sperando che il santo abbia pietà e mi fulmini sul posto.
Ovviamente, essendo sordo, tengo sempre la suoneria al massimo.
Ovviamente.
E ovviamente, le chiese sono progettate per avere una eccellente acustica.
...

Oggi Marco controllava la sua playlist. Contiene la canzone preferita di Emanuele (uno della doppia), "Are you gonna be my girl?" (Jet). Aveva anche la canzone preferita di Oscar, "balla" di mastro g (ascoltatela, capirete come ragiona quel ragazzo e perché lo sfottiamo tutti!). Quindi ho aggiunto "bene, queste canzoni fanno venire subito in mente loro, mentre per te basta un titolo a caso dei coldplay. E per me?"
Lui prende, e mette su "Promiscuous Girl" di Nelly Furtado.
Di preciso, QUANDO mi sono guadagnato questa reputazione?


Altro tempo, altro luogo.
Marco: "io non capisco quei film in cui ci sono la parte buona e quella cattiva della stessa persona"
Alice: "Ah, come in Centovetrine, con Marco buono e Marco cattivo?"
Marco: "Centovetrine? Ma che merda guardi? Dinne un altro e vengo lì sul letto a darti un pugno"
Alice: "Beh, uomini e do-"
Io: "PRESTO, di' qualcosa di intelligente!"

Beh, questo è stress.

E così, Alice torna in lacrime, Marco non passa l'esame e riguardo il test di Emi siamo ancora in dubbio, perché a quanto pare la graduatoria non è la stessa.
Ma, peggio di tutto, i due stronzi si trasferiranno a ottobre.
Ancora 18 giorni.
Ancora 18.
DIO, io li ODIO.


... cambiando discorso, perché non voglio un post così tristerrimo.
Io (ad Alice): "ah, stai studiando sugli appunti di Marco?"
Marco: "eh, l'Alice studia più di me!"
Alice: "ma no, sto solo leggendo..."
Io: "Appunto!"

Oggi si prospetta una giornata interessante.
1) Scoprire se Emi ha passato l'esame d'ammissione dopo che le graduatorie vengono rinviate come palline da ping-pong. 10:00. 10:30. 11:00. 11:30. E si vedrà quando usciranno... la mia ipotesi è alle 17:00.
2) Salvare Alice, la nostra ospite, dal suo ex psicopatico: da tre settimane le manda 100 sms/giorno e la chiama continuamente, spesso aspettandola sotto casa ore e ore. E adesso, è qui a Padova a cercare il nostro indirizzo per tormentarla! Davvero, è pazzo. E' venuto qua da Pordenone zoppo per un infortunio ed è intenzionato ad aspettarla ore in stazione. Dopo che Marco, suo amico, gli ha mentito dicendo "Alice verrà a dormire da stasera" (invece è già qui da una notte), lui gli ha risposto "grazie, sei un amico!". Entrino i sensi di colpa.
3) Sostenere Marco dopo il suo terribile post-esame. Arriverà con la sigaretta in bocca, mi guarderà, scuoterà il capo. "Era impossibile. Impossibile!". E si butterà sul divano.
4) Litigare con uno dei mostri della doppia, intenzionato a portare con sé tempesta. Ieri ha mandato messaggi irati a Marco perché (gasp!) abbiamo usato la chiave del bagno per aprire la sua doppia e offrirla a Alice. In realtà, il litigio è perché ancora non accetta di darmi la doppia. E porta scuse ridicole.

Misao mi ha ricordato un altro delirante episodio da Biennale, di credo 6 anni fa. Perché anche il collage è arte.
Eravamo nell'Arsenale in una visita guidata consistente di 5 persone: la guida, io, mia madre e una coppia borghesotta ma simpatica. Uno dei primi saloni conteneva la conturbante opera di Xiao Yu, un artista cinese: una serie di animali immaginari in formalina - o meglio, lo stesso animale a più stadi di sviluppo (a lato, l'esemplare più sviluppato).

Donna Borghese: "Oh!... e come è realizzata?"
Guida: "ehm... beh, con pezzi di animali... una coda di ratto, zampe di gallina, il torso è di un gatto e le ali di anatra..."
Donna Borghese: "Ah ecco! E la testa che cos'è?"
Guida: "ehm... è una testa."
Donna Borghese: "Oh."
(non ha mai più fatto domande)

Ho riflettuto: non ho rovinato abbastanza la mia reputazione col blog, quindi è il momento di riferire al mondo l'episodio più imbarazzante della mia vita. Ovviamente proviene dall'infanzia, non ne ho traccia nella memoria e mi è stato riferito più volte, con gran gusto, dai miei malefici genitori.

Premessa: mia madre, da arte-ossessionata quale è, mi ha sempre portato alla Biennale di Venezia fin da piccolo - si tratta di una esposizione internazionale di arte moderna. Per cortesia, non chiedetemi come molti quanto spesso venga allestita. E' biennale.
Comunque, l'arte moderna non è per bambini. Ecco il motivo.
Scena: bambinetto (moi, per servirvi) di 4-6 anni, non ricordo, entra in una stanza dalla luce intima. E questa stanza, oltre la luce, ha di intime le immagini attaccate sulle pareti. Migliaia di vagine stampate e incollate per il turbamento dei presenti.
Il bimbo si guarda intorno, tra l'indifferente e il perplesso, e domanda serafico: "ma dov'è la pisellina di mamma?"

E ancora oggi mi chiedo se fosse più disturbata la madre o il bambino. Ma una cosa è certa: questo episodio spiega molte, MOLTE cose.

La macchia umana

Qualcuno mi spieghi per quale PERVERSO DISEGNO DIVINO devo macchiare tutto ciò che indosso! Non è possibile! E la cosa 'divertente' è che, d'estate, indosso esclusivamente abiti chiari.
No, perché così su due piedi ricordo di essermi macchiato di:

  • Pomodoro. Per l'esattezza, pomodoro del sugo di una mia amica. No, niente domande per cortesia.
  • Fango... e vabè, salto nelle pozzanghere come un bambino.
  • Pesca.
  • Gelato, non fatemi neanche cominciare. Quasi non si nota alla vista, peccato che al tatto sembri scotch lasciato marcire al caldo.
  • Yogurt - che, bianco, è sempre una macchia spiacevole da portare -> rigorosamente sui miei pochi vestiti scuri e in luoghi compromettenti.
  • OLIO PER MOTORI
  • Olio normale.
  • Schiuma da barba... non la conto neanche ormai.
  • SIGARETTA... e non fumo! Un mio compagno di corso l'ha fatta strusciare, accesa, sulla mia giacca. Joy! Almeno non sono andato a fuoco, a quanto pare la maledizione sui miei vestiti si manifesta solo in forma di macchia.
  • Inchiostro.
  • Sangue. La prima cosa che ho fatto, appena comprata la federa del cuscino, è stato macchiarla di sangue. Perché non c'è nulla di meglio per battezzare i nuovi acquisti, no?
La candeggina è copyright di mia madre, ho ancora parecchi vestiti a pois involontari.
Comunque, oggi ho superato me stesso. Indossando, ovviamente, una camicia bianca, PRIMA mi sono versato addosso del tè, che però una volta asciugato era invisibile. POI sono riuscito a farmi cadere sulla stessa camicia acqua di un sottovaso di un bel color marrone chiaro, anche quella diventata inspiegabilmente (quasi) invisibile con l'asciugatura.
Poi, soddisfatto di me stesso, sono andato a mangiare cioccolata. Quella non è diventata invisibile, quando si è spalmata con gusto sulla mia camicia candida.
Commento di Fra: "la mia bambola sbrodolina faceva meno casino..." (sapete, quelle bambole che imitano le ammalate di rabbia o epilessia, credo facciano parte di una campagna di prevenzione.)

Intanto, ho scoperto che la mia maledizione potrebbe rendere felice qualcuno.

uuh...

Domani è il famoso V-Day proposto da Beppe Grillo. E non parteciperò. So di attirarmi l'odio di molti, ma non sopporto Beppe Grillo né le cause che sostiene. Talvolta sono cause che condivido, ma ciò che non condivido sono lo stile e le 'proposte' di soluzione. Quanto a lui, mi dà l'idea di un qualunquista che (in buona fede o meno) tenta di far presa sui suoi pari. Quello che più mi irrita (oltre al suo osceno modo di non-comunicare) è che nelle sue campagne per guadagnare sostenitori invariabilmente finisce per 'sparlare' della politica, spesso, di nuovo, a colpi di qualunquismo e retorica, accompagnati da statistiche e analisi approssimative. Come se non fossimo un paese con una fiducia già minima nello stato. Ma è facile cavalcare l'onda del disfattismo.

La ragazza invisibile

Ok, a proposito della cinese: abbiamo un problema. In casa lei non esiste. La vediamo massimo un minuto al giorno, generalmente appena svegliata. Non ha mai cucinato (non so come mangi). Non è mai venuta in salotto. Dorme sempre, credo. E ci siamo detti circa due parole in tutto. Se andasse in coma, ce ne accorgeremmo dopo una settimana.
Come la stano? Ogni volta che mi è capitato di bussare alla sua porta (per chiedere se mangiasse con noi) l'ho svegliata. A qualunque ora.

UNO.

...e così, la nuova inquilina della camera singola è cinese (anche se continuo a pensare "giapponese").
Vediamo quanto tempo passa prima che mi sfugga qualcosa di orribilmente, involontariamente razzista. Già mi immagino a rompere un imbarazzante silenzio: "e così... ... mangiate gatti?"

Serata con Judith e Fra = dolore alla mascella assicurato, causa risate (e pugni). Si, perché come spiega J, noi siamo la triade minima per assicurare l'ilarità generale. Presi due a due, tranquillissimi. In tre, l'apocalisse. Tra le altre (numerose) della serata:

F (si parlava di un bambino in colonia di cui si occupava): allora, un giorno lui era in doccia, entro per dargli non mi ricordo cosa...
J: ma cosa mai avrai voluto dargli?!
[più tardi]
F: ...e a quel punto gli cade l'asciugamano e scoppio a ridere!
J: ma l'avrai traumatizzato!!

F: ma quella fascia verde che hai fa parte del vestito?
J (serissima): No, è un tentacolo.
(io non mi sorprenderei)


E la scena più bella: mi telefona Marco per chiedermi com'è andata con una che ha visitato la camera singola.
Io: "Guarda, non mi sembrava molto convinta. Però ha detto di avvisarla prima di darla a qualcun altro, perché magari la vuole lei."
J (risatine soffocate): "Darle cosa? Chissà cosa... ahia, Fra, smettila di sculacciarmi!"
Io: "Zitte!!"
M: "Zitte a chi? Con chi sei? Sei con DUE DONNE? Chi?"
F: "mmh, due donne..."
Io (che ormai non riuscivo a smettere di ridere): "No, ecco, aspetta, cioè, prima facciamola vedere a chi chiama, poi decidiamo se darla a lei, se nessuno la vuole... argh, con quello che dico mi sto mettendo nei guai con te e con loro"
J: "Mettendo nei guai? TI AVEVO DETTO di usare il preservativo!"

La sfida

Nuovo obiettivo: riempire una camera tripla PRIMA che i miei coinquilini riempiano una camera doppia, allo stesso prezzo.
Il mio premio: la camera doppia stessa, con Marco.
Se perdo: mi ammazzo.
A mio vantaggio: la loro colossale pigrizia.
Ma nessuno telefona.
Telefonate.
Vi prego.
Telefonate.

Case, case, case

Ho tappezzato Padova di annunci - da qui all'università e sulla strada del ritorno che passa dalla mensa, su ogni fermata del bus, su ogni palo della luce, ci sono io. Ne ho appesi 48 e devo ancora andare a metterli negli istituti!
Nonostante questo, sono nei casini. Non so cosa farò, come sarà la situazione qui, visto che gli stronzi fan di tutto pur di non darmi la doppia. La sensazione di non avere controllo è orribile.

In una nota più allegra/spaventosa - ho letto "diario di una schizofrenica", su un caso (Renée) in cura da una analista (Margaret Sechehaye). Riporto uno stralcio autobiografico della paziente, che fa capire quanto la schizofrenia sia orribile per l'uomo:
"Ero molto infelice poiché mi sentivo diminuire di età ed il Sistema voleva ridurmi a nulla. Nello stesso tempo in cui diminuivo di corpo e di età, mi accorsi di avere nove secoli; ma non mi sentivo affatto vecchia, poiché per me avere nove secoli significava non essere ancora nata. Mi sentivo inoltre sempre più colpevole e criminale e la mia punizione consisteva nell'avere le mani trasformate in zampe di gatto. Avevo quindi una paura terribile delle mie mani e sentivo che mi sarei presto completamente trasformata in un gatto famelico, vagante tra i cimiteri e costretto a divorare resti di cadavere in decomposizione."

Ma ancora una volta sono orrificato, di più, da cosa possa arrivare a fare una analista (in questo caso credo di impostazione Kleiniana - si riconosce perché invece che di peni parla di seni). La skizo le si mette in braccio e le chiede di allattarla al seno e lei, invece di dire "non è il caso, questa è una relazione paziente-terapeuta", prende pezzetti di mela e la 'allatta simbolicamente'. Sono io perverso a vedere qualcosa di intensamente morboso in questo rapporto? Per non parlare quando l'analista fa INIEZIONI DI MORFINA SU RICHIESTA per 'simulare' IL RITORNO NELL'UTERO MATERNO. Ma dico, scherziamo? Sempre detto che gli psico-analisti sono pazzi. Io avrei internato lei... Così ora sto leggendo "il caso Marilyn M. e altri disastri della psicoanalisi", e mi sto facendo quattro risate. Ne ho letto dieci pagine in libreria, ipnotizzato da come l'autore stesse massacrando il caso del piccolo Hans (cosa che poi avevo già fatto io stesso :D). Consigliato. Soprattutto ai freudiani!

Cercare casa è un INCUBO

Marco: "ora ascolto i Radiohead, capisci... più elitari come cosa"
Io: "Hai bisogno di darti un tono?"
M: "Ma no, è che sono diversi, più complessi, i Coldplay alla fine piacciono a tutti, i Radiohead devi capirli"
Io: "I Coldplay piacciono a tutti? Sicuro?"
M: "Ma si!"
Io: "Ma se hai provato a farmeli piacere per un anno... fallendo!"

Film...

E così stavo con Marco, nel salotto buio, a (ri)guardarmi, in pace interiore assoluta, "ragazze interrotte", grandissimo film. Arriva Giancarlo, guarda lo schermo... "ah, film da lesbiche."
Grazie per non smentirti mai...

Ah: ho conquistato un posto sul cartellone_di_Judith con la mitica frase "mia madre non riesce a distinguere i maschi dalle femmine". Parlavo di gatti, ma... tirato fuori dal contesto...

Resoconto

Allora... il mutuo di mia madre si è abbassato nell'anno, e l'INPS ha deciso che per questo è più ricca. Ergo, no appartamento ESU, no borsa di studio, no mensa gratis. Il che significa che ho un mese per trovare una casa migliore, possibilmente con internet, ragazze, soggiorno e lavatrice, senza fumatori, in cui abitare. Dei 15 annunci utili trovati (utili, cioè "non in culo al mondo") di case a Padova, 3 sono veramente buoni e dodici... papabili. Questo significa che, dopo averle visitate tutte, avrò un 2,5% di probabilità, a esagerare, di aver trovato casa. Mi sembra fattibile.
In compenso avrò il 100% di probabilità di vedere una casa orrenda, il 100% di essere preso per fesso, l'80% che mi venga richiesto di avere un compagno con cui occupare una doppia vuota, il 75% che mi vengano chieste le mie opinioni politiche, il 50% di essere insultato, il 20% che mi richiedano un cambio di sesso, il 12% di prendere la peste o la scabbia, e il 2% di ricevere proposte indecenti. Sarà una bella avventura. Beh, un'avventura di sicuro.

Nel frattempo Marco, aka "l'ingegnere buono", uno dei tre con cui vado d'accordo nella casa attuale, mi manda sms cupi come "ci vediamo domani così parliamo un po' di alcune cose...". Ah, il fascino del mistero. La prima cosa che ho pensato è che venisse a riportarmi gli insulti di quelli della doppia ma è possibile che sia semplicemente giù. We'll see.

Nel frattempo, per tirarmi su di fronte alla splendida prospettiva delle settimane a venire, ho scoperto che la pianta con cui giocherellavo dieci minuti fa è urticante. Ouch. Dopo tutte le cure che ti ho dato, così mi ripaghi?!

...ah: a proposito delle percentuali di cui sopra, se qualcuno ha alzato il sopracciglio al "2% di ricevere proposte indecenti"... non sto assolutamente scherzando. Purtroppo. Annuncio genuino:

207)Appartamento in bifamiliare, arredato, di circa 80 mq, in zona Arcella
(indirizzo: via faggin, Padova)
(bus: 13-24-stazione treni)
con: uso cucina, soggiorno, terrazzo, giardino, posto per biciclette, posto auto, uso lavatrice
composto di:

  • una camera doppia con:
    • un posto letto per ragazzo (non fumatore)
      libero da subito.. meglio se sei GAY, fino a meglio se sei GAY
      prezzo: 175 euro (338847 lire), spese comprese
    • un posto letto per ragazzo (non fumatore)
      libero da subito.. meglio se sei GAY, fino a meglio se sei GAY
      prezzo: 175 euro (338847 lire), spese comprese
  • una camera singola con:
    • un posto letto occupato da uno studente in affitto, non fumatore

Per informazioni, chiama: 346/771****, quando vuoi

oppure manda una e-mail a: beppebigazzi@***


No... semplicemente NO.

Sorgente d'autostima con le gambe.

L'altro giorno ho incontrato, con Chang, una di quelle che chiamo "sorgenti d'autostima con le gambe", una di quelle persone di stupidità tanto eccezionale che dopo averci parlato ti senti si un po' più stupido di prima, ma pensi "almeno non COSI' stupido". E ti senti meglio con te stesso. La loro compagnia la eviti ugualmente.
Dicevo - ex compagna di classe, era un anno che non la vedevo (ma a differenza di QUALCUN ALTRO l'ho riconosciuta subito - ciao Chang!), e vedendola avvicinarsi mi sono detto "beh, ok, è stupida, ma magari dopo un anno, e ora che ha passato l'esame di maturità, lo è un po' meno". Come mi sbagliavo, dio come mi sbagliavo!
Si avvicina, con la pelle apparentemente reduce da due mesi in Senegal, un lucidalabbra brillantato e lo stesso sguardo vacuo da mucca-quando-passa-il-treno d'un tempo.
Messa decisamente più in tiro di come la ricordavo, ci saluta con candore e comincia a chiederci come stiamo, che facciamo, varie ed eventuali. Poi giunge la domanda fatidica (la domanda che può pregiudicare tutta la stima che ho in qualcuno).
"Ah, e ora cosa vuoi andare a studiare?"

...

"Farò il test per economia a Torino, come dire magari non lo passo e magari non ce la farò all'università, ma almeno potrò dire di averci provato!"

...

Ho questa immagine di lei che si apre il cranio, ne estrae una spugna che si può chiamare surrogato di cervello, la getta nello scarico e tira lo sciacquone tre volte. Tre. Volte.

Analizziamo.
Economia: ogni volta che qualcuno dice "economia" mi vedo Ale in trasparenza che fa un mezzo sorriso e commenta "Heh. Economia, la scelta degli indecisi". Puoi andare più in basso solo se mi dici "lettere" o "ingegneria".
Torino: AAAAAARGH la città maledetta! Odio Torino come se fosse Satana, fuso con Hitler, mia madre, Hegel e la suora cattiva della mia infanzia, fatto città. La maggior parte del mio odio deriva dal fatto che è una Ivrea in scala 2:1, e che essendo vicino a Ivrea è automaticamente la prima scelta di chiunque non sia convinto dell'esperienza-università e non se la senta di distaccarsi dal nido di serpenti detto "famiglia". Senza offesa per chi va a Torino ed è convinto della sua scelta. Sul serio, senza offesa, non fate caso che vi stia guardando come se aveste detto "ho un cancro al glande".
E last but absolutely NOT least... "almeno potrò dire di averci provato": ohmygod. Potrai dire a chi? A chi chiamerà il tuo call center? Alla tua orrenda progenie dal QI negativo? Agli esseri semi-umani che ti han generato (Come sono giunti a procreare? erano portatori sani di stupidità? Magari la stupidità salta una generazione come l'albinismo?). Notizia flash: a nessuno importa davvero della facciata d'intenzioni e d'impegno. Soprattutto non a persone differenti dai tuoi genitori. Fai l'università con onestà e per te stessa soprattutto, diamine!

Ancora una volta mi viene ricordato che, beh, l'esame di maturità non implica maturità mentale. La maturità c'è comunque... un'altra ottima cliente per i miei palloncini all'elio...

Santa madre...

"Perché vedi, anche nella medicina occidentale molti urologi e ginecologi consigliano di allenare determinati muscoli vaginali per scongiurare il pericolo di incontinenza, che è molto comune dopo la menopausa"

...no, non so come siamo arrivati a parlare di questo A TAVOLA.

Si lamentava un'anonima della sua femminilità prorompente, così tanto che le fa male al collo sostenerla (leggi: ha le tette molto enormi). Al di là del fatto che conosco un paio di persone che la ammazzerebbero per una taglia di seno in più, al di là dei vantaggi che ha come mensola, portadocumenti e airbag portatile, ho trovato la soluzione ideale al problema peso. Potrei diventare ricco brevettandola e commercializzandola, ma il mio forte spirito umanitario mi costringe a condividerla gratuitamente col mondo - fatene tesoro.

"legati dei palloncini ad elio ai capezzoli! Così le sosterranno da soli!"
"si, e poi non si nota, vero?"
"beh, non finché non alzi lo sguardo"
"si, perché non si notano i fili legati sui capezzoli."
"beh, se li notano li schiaffeggi e urli "non guardarmi le tette, maniaco!" ... funziona sempre."

Situazione ipotetica (ma non troppo, anche se non riguarda me :P): venite contattati su MSN da una vecchia fiamma, una storia finita male, che non sentivate da due-tre mesi. Il suo criptico messaggio dopo tanto silenzio: "scusa, posso chiederti un favore al volo?"
"si certo... dimmi pure..."

E torna il silenzio assoluto.

GIOCO DELL'ESTATE:

Cosa avrà voluto chiedere la signorina?


Le mie ipotesi:
"Scusa, posso chiederti un favore al volo? Chiama un'ambulan.."
"Scusa, posso chiederti un favore al volo? Sposami"
"Scusa, posso chiederti un favore al volo? Fatti un test per l'HIV"
"Scusa, posso chiederti un favore al volo? Mi serve un rene urgentemente"
"Scusa, posso chiederti un favore al volo? Chiama un esorcista"
"Scusa, posso chiederti un favore al volo? Hai fumo?"

Contributi di Chang:
"Scusa, posso chiederti un favore al volo? Fai da babysitter al tuo figlio segreto?"
"Scusa, posso chiederti un favore al volo? Mi tieni il gatto mentre vado a sposarmi a Las Vegas con la mia fidanzata?"
"Scusa, posso chiederti un favore al volo? Mi dai il numero del tuo amico?"
"Scusa, posso chiederti un favore al volo? Mi dai il numero di tua sorella/cugina/zia?"
"Scusa, posso chiederti un favore al volo? Sposi la mia nuova ragazza australiana così può rimanere in Italia?"

Back in Tristezzaville

Tre giorni a Padova. Una settimana al lago. Un giorno a Padova. Una settimana in croazia e bosnia. Un giorno a Padova. Ma ora la mia fuga da Tristezzaville è giunta al termine... argh! Sarò bloccato qua fino a giovedì... GIOVEDI'!
Enough whining for now. Resoconto time.

Settimana al lago splendida. Circondato da grezzoni (scusate ma è vero!), è passata fin troppo velocemente, tra dardi triatronici e nerderie varie (oh, e ho anche comprato due rose di Gerico! Le ho cercate ovunque!). Frasi celebri:

"Lukus, hai solo queste due caraffe?"
"sono vasi."

oppure, al ristorante cinese (con cesco che continuava a parlare di "dragare" (vomitare, sboccare) per alcool nel corso della vacanza):
cameriere - "quando versi sake nella tazza, il tuo drago cambia colore"
"il mio drago cambia colore??"

O ancora, giocando a vampiri...
"E' molto buio lì, portatevi queste torce"
io (astuto come una faina) "Torce? Non teniamoci così vicino del fuoco!"
"Non è D&D. Sono torce ELETTRICHE."
"oh..."


La settimana in croazia e bosnia è passata meno rapidamente, ma alla fine piacevole. A parte lo spaesamento di fronte ai caratteri cirillici, i menu in croato stretto e la mia ossessione col cervo (che imploravo Dio di trovare in ogni ristorante, e non trovavo mai, mentre per strada era un pullulare di cartelli "attenzione, possibile passaggio cervi")... a parte questo, dicevo, tutto liscio e ugualmente stancante. La gente del luogo ci parlava come se fossimo locali, e non faceva sforzi per capirci. Quando mio padre ha chiesto acqua in un bar, gli hanno spiegato a gesti che, no, non avevano acqua della marca Acqua, ma solo Olimpija e Jena. Oh, io volevo la MARCA ACQUA. Vabbè.

Concludo con un breve dialogo su msn di pochi minuti fa:
Kai (#) scrive:
mia madre dice che ho una voglia sul cuoio capelluto, ma non so come abbia fatto a vederla. Mistero!
ste.panda (S) scrive:
...magari quando sei nato eri senza capelli?
Kai (#) scrive:
Nah, non hai capito: stavamo parlando e a un certo punto mi fa "ma guarda, hai una voglia SOTTO I CAPELLI"
Kai (#) scrive:
Avrà la vista a raggi X. Supermamma!
ste.panda (S) scrive:
hai mai considerato l'ipotesi che tua mamma sia un'x-men? oppure sia stata rapita dagli alieni e restituita dopo un lavaggio del cervello?
Kai (#) scrive:
Ho sempre creduto che il suo unico superpotere fosse rendere ogni situazione imbarazzante.
ste.panda (S) scrive:
...mi pare un'ipotesi azzeccata...

stronzata del giorno

Oggi Chang mi parlava di come a fisioterapia ci si debba vestire comodi e mai eleganti, perché la gonna non si può indossare - spesso ci si trova in posizioni non troppo consone - e vestiti stretti neanche, perché sono scomodi e si è sempre in movimento. Le sue compagne di corso, inoltre, sono sul grezzo andante e non badano all'apparenza.
"Figurati - aggiunge - che a volte facciamo lezione IN COSTUME".

L'immagine che immediatamente appare nella mia mente: un primario in farsetto e parrucca vaporosa modello Luigi XVI che si rivolge all'assistente in crinoline: "madamigella, ho l'ardire di chiederle il bisturi"
Che strani svaghi che hanno questi fisioterapisti.

click clack

Ah, un blog. Quando imparerò dai miei errori e smetterò d'aprirne? Quanti ne ho eliminati già? 3, 4?
Ma sono sempre una vittima della noia, e il miglior modo per combatterla è scrivere. Beh, a dire il vero no, ma comunque tiene un po' occupati e riordina i pensieri. E poi mi piace il click-clack sulla tastiera e una luce soffusa, quando c'è silenzio in casa.
E c'è SEMPRE silenzio in questa casa, e buio e freddo. Dev'essere il mio inferno personale, giuro. Ormai sono qua da tanto, e sto cominciando a sbattere la testa contro il muro dall'esasperazione. Mai avuto pazienza verso questa città.

Giovedì (credo) parto per la biennale, quindi un weekend a paddy, poi una settimana sul lago con amici. Almeno mi ristabilirò un po'. La solitudine mi fa male, e Iv è un deserto di rapporti umani. Già il fatto che abbia (ri)aperto un blog ne è segno inequivocabile! Mi preoccupa il mese successivo. Ma troverò qualche scusa per defilarmi :)

Cambiando discorso e su note più allegre... oggi ho preso su MSN un virus come il peggiore dei n00b, e non ho nessuna scusa: era un virus evidentissimo, un file che violava palesemente tutte le norme più stupide di sicurezza. In quel momento credo l'avrei aperto anche si fosse chiamato VIRUS.zip. Devo aver avuto una crisi epilettica senza accorgermene, perché NON SONO COSI' STUPIDO! Cioè, normalmente no. 'neeway, l'ho debellato con un remover specifico, ma non prima che provasse a diffondersi tra i miei contatti MSN con frasi come "guarda paris hilton come è rovinata dalla prigione!" e "le mie foto nudo! non darle a nessuno!". ...che ha provocato non poca ilarità tra i miei contatti, visto che sono l'ultima persona al mondo che elargirebbe foto delle proprie pudenda. Che umiliazione però. Fino a poco fa non avevo antivirus per la sicurezza in me stesso... l'alzheimer avanza, senza dubbio.

...oh! E a proposito di nudità e virilità, sto leggendo quello splendido libro che è cent'anni di solitudine (per la prima volta, perché sono un ignorante e non l'ho mai fatto prima). Splendido, ricco e pieno d'atmosfera. Personaggi memorabili, che ho vividi in testa, dallo stanco e freddo colonnello Aureliano alla casta e terribile Amaranta, alla misteriosa Rebeca. Sono poco oltre la metà libro e già mi spiace di vederli morire, invecchiare o ancora peggio svanire dalla storia senza lasciare traccia (perché non si parla più di Rebeca! O di Pilar? E anche il colonnello è ormai vecchio...). Che poi è una storia così malinconica.
Naturalmente sono una persona grezzissima, e la frase che più mi è rimasta in mente, finora, di un libro così memorabile... "sei una di quelle che confonde il cazzo con l'equinozio."
Ahem, credo di esser rotolato per terra dal ridere. :D
...grezzo, infatti. Ora scusate, ma chiudo il post e vado ad occuparmi dei miei equinozi.
See ya!