Non mi interesso di politica. Non sono un attivista per nessuna causa e in alcun modo, e poiché credo nella Democrazia esprimo il mio contributo semplicemente andando a votare per coloro nei cui programmi credo.
Dico questo per sottolineare che non sono certo il primo studente fattone che salta in sella ad ogni corteo. Nella mia vita ho partecipato appena ad un paio di cortei per la pace ancora ai tempi dell'Afghanistan. A numerosissimi altri cortei di cui supportavo le cause, non ho partecipato. Primo, perché penso che siano uno strumento di propaganda e un focolaio di retorica. Secondo, perché credo nella struttura della Repubblica. Terzo, perché sfociano facilmente in estremismi anti-democratici (in particolare, nel corso degli anni si è infiammato in me un profondo odio per la crociata femminista). Quarto, perché favoriscono la demonizzazione, che non credo sia un modo adeguato per stimolare la convivenza pacifica e rispettosa, che è ciò a cui penso la politica dovrebbe puntare.

Ma penso anche che ci siano dei punti di non ritorno, e sento sempre di più uno di questi avvicinarsi. Ho affermato già nel post precedente che la paura è un terreno fertile per partiti che usano l'intolleranza e l'odio come mezzi per ottenere potere; che la disinformazione è strumento per diffondere il terrore. Ora affermo che l'ignoranza è modo per favorire la disinformazione.
Vedo volti e partiti che disprezzo salire al potere in Europa e in Italia, e sento il mormorio dell'ignoranza diventare assordante. Questo paese - queste persone - stanno prendendo la forma di ciò da cui più voglio stare alla larga. La mia diventa sempre più la voce della minoranza, e ci sono ore di solitudine in cui penso di essere una minoranza di uno. Ma c'è un'altra minoranza, più grande, più vocale, che come me vede avvicinarsi un punto di non-ritorno. Un attacco che miri ad abbattere l'istruzione pubblica (universitaria, e a far patire enormemente la pre-universitaria) è un progetto per la costruzione di un paese ignorante. Uno strumento perché quelle stesse persone che hanno conquistato il potere non se lo vedano scivolare dalle mani. Perché quel piano che semina paura per raccogliere odio abbia più probabilità di successo.

Oggi l'università sembrava un campo di battaglia. Striscioni e bandiere, fasce, manifesti, volantini, programmi. E lì in mezzo, in un caos che non mai visto prima in una scuola, ero... commosso. Quello della cultura è un valore che condivido, è probabilmente l'unica cosa di cui sono grato ai miei genitori ed una delle poche cose che mi accomuna a loro (la mia famiglia e la scuola hanno sempre formato intorno a me un micro-cosmo con regole differenti dal resto dei luoghi in cui sono cresciuto - con poche essenziali eccezioni, il sottofondo della mia vita è stato un mormorare di persone ignoranti). Mi rendo conto che sto scrivendo in termini molto freddi e duri, perché non riesco a non irrigidirmi di fronte a quello che percepisco come un PERICOLO e come un attacco a tutto ciò in cui credo... in verità mi sento così confuso e ferito che ho difficoltà a scovare sentimenti oltre la rabbia e il disprezzo. Ma in realtà non ho intenzione di entrare in una crociata (sebbene parteciperò ai cortei in cui posso - e quando uno come me si interessa di pubbliche proteste è un segno di grave sfacelo).

Temo che se le proteste falliranno sarà ora per me di levare le tende, e ho molto da perdere nel farlo.

4 commenti:

Unknown ha detto...

Condivido quello che dici.
Il tuo concetto di cultura non mi piace. Non è antico, mi sembra plastificato (esprimendomi nei miei termini). Però è un concetto rispettabilissimo, sia chiaro. Diverso dal mio, ecco.

Una annotazione: forse i cortei, l'unione, le folle... , possono essere di più di quanto tu noti esse sono attualmente. E forse fanno anche parte della struttura della repubblica.
E sai bene che chi ti parla non ama i gruppi.

Molto bello anche il post precedente.

Lukus ha detto...

Quando tornano i post su incesti e pervesioni che ci piacciono tanto? :/

Kai ha detto...

Ehhhmm... sorry. Ogni tanto mi dimentico che questo dovrebbe essere un blog leggero. Sono solo un po' agitato, tutto qui. Appena mi calmo metto qualche recensione di film, che un po' di scabro lì si trova sempre...

...ho sentito dire DENTI?

Anonimo ha detto...

L'ho sentito dire anche io!!


J.