Qualcuno confonde riso e proiettili

Ho visto ieri un film con, di nuovo, una premessa simile ad un altro film che conosco bene. Sono entrambi belli, e entrambi hanno per regista un mostro sacro. Il primo è la sposa in nero, di Truffaut, e quello che mi ha ricordato è (ovviamente) Kill Bill di Quentin Tarantino!
Partiamo dal più famoso...

KILL BILL VOLUME 1 & VOLUME 2

Kill Bill è un film così importante ed eccezionale per me
che faccio sempre l'errore di pensare che lo conoscano tutti, cosa che mi capita anche con Fight Club.
Quindi, uhm, anche se continuo ad essere convinto che sia più conosciuto della Bibbia, faccio una premessa introduttiva lo stesso: B*** K*** è una giovane sposa che, nel giorno del suo matrimonio, vede uccisi suo marito, tutti i presenti, se stessa e la sua pancia da un certo Bill, che scopriamo essere il suo ex-capo. Di una squadra di sicari (squadra as
sassina vipere mortali... spero fossero più bravi a uccidere che scegliere nomi).
Essendo una perfez
ionista, decide di uccidere anche gli ex-colleghi, che hanno aiutato Bill in quello ormai conosciuto come "il massacro della chiesa di El Paso, Texas" (qualcuno sente sempre il bisogno di specificare che è in Texas - probabilmente per giustificare come abbiano fatto a entrare in chiesa con i fucili).
La Sposa comincia così la sua ricerca e la sua vendetta. Ci sono anche un altro po' di vittime in mezzo oltre Bill, quindi ad essere precisi il film dovrebbe intitolarsi "Kill Bill and Vernita and O-Ren and Budd and Elle and 200 random people and OH MIO DIO STA ARRIVANDO CERCATE UN RIPARO".

Sarebbe qui opportuno distinguere i due volumi: molti dicono che siano stati divisi per una mera mossa commerciale, ma non si può negare quanto siano diversi l'uno dall'altro. Io li considero essenzialmente due film diversi, anche se alla fine darò un voto complessivo. Per quanto uno completi la storia dell'altro, il secondo è molto meno lineare e bizzarro (MENO bizzarro non significa normale - mossa dell'esplosione del cuore con cinqu
e colpi delle dita?). Più che altro nel secondo la situazione si complica perché mentre nel primo la sposa svolge due esecuzioni contro colleghe che le sono sostanzialmente indifferenti, nel secondo dirige il suo odio verso il fratello di Bill, la sua storica rivale e Bill stesso. Quindi diventa una vendetta un po' più, uhm, personale. E a testimoniare l'aumento di complessità nella storia, solo nel secondo film impariamo il nome della sposa e conosciamo il volto, terribile ed espressivo, di Bill.

Ehm... non posso credere di aver scritto così a lungo senza avere accennato alla BIZZARRIA del film. A parte un livello di ultraviolenza che farebbe impallidire Alex e tutti i suoi drughi, il film rinuncia al realismo più o meno d
opo i titoli di testa. Infermiere assassine, katane leggendarie a manetta, PUSSY WAGON, sangue a pressione, e un maestro cinese con molta più barba che pietà... in questo/i film c'è una vagonata di elementi tra il divertente e l'imbarazzante. Vabè che già l'avere come premessa una assassina gravida... (la pistola di Bill ha fatto centro, Haha. Ha.)
Quando l'ho visto la prima volta - senza conoscere Quentin né il suo metro di mento - non riuscivo a chiudere la mandibola nel mio orrore/stupore/amore. Questo film scende nel ridicolo così a fondo che spunta dall'altra parte, nel Puro Genio. Certo bisogna entrare nella sua ottica e accettare MOLTE bizzarrie.

Ah, una piccola nota: ho visto ormai un po' di film di Quentin, ma non
riesco ancora ad accettare il suo palese feticismo. Ci sono sempre inquadrature di piedi vagamente giustificate, o un gran parlare di piedi, o una sospetta tendenza dei personaggi ad abbandonare le calzature per motivi misteriosi. Mentre in altri film potrei anche passarci sopra, l'esperienza di stare al cinema davanti a un primo piano alto metri degli obridi piedi di Uma Thurman è qualcosa che ti segna per la vita.

IN CONCLUSIONE
Obiettivo: 8. Quando vuole esaltarti ti esalta, quando vuole commuoverti ti commuove, e riesce rapidamente a rompere quel guscio di razionalità dello spettatore che vuole un film realistico. Ha un po' di difficoltà nel cambio di obiettivo tra primo e secondo volume, purtroppo.
Originalità: 9. Utilizza una marea di cliché, ma nel complesso è completam
ente un genere a parte. Inoltre, PUSSY WAGON.
Fattore di riguardabilità: 8. Bello, eccezionale da vedere
, purtroppo dura millemila ore. E questo ti ferma un po'.
Evocatività: 10. Ogni "vittima" è circondata da uno stile particolare - la normale casa di Vernita che viene distrutta, il supergiappone di O-Ren, la roulotte scrausa e sporca di Budd, l'inquietante aria da business-woman/pirata di Elle e, natural
mente, BILL. Ma tutti hanno qualcosa di assolutamente distintivo. Quindi non è solo uno di quei film in cui riconosci ogni fotogramma, ma in base al fotogramma puoi capire anche in quale PUNTO del film è collocato. Le musiche sono eccezionali, e la quantità di gente che ho sentito fischiettare "twisted nerve" lo testimonia. I dialoghi, come ci si aspetta da Tarantoz, sono memorabilissimi. "You and I have unfinished business"...

Totale: 9 + 1 punto trash = 10. Casomai non si fosse notato, e in tal caso posso ripeterlo, questo film mi PIACE. PIACEPIACEPIACE. Guadagna in compagnia per l'assurdità delle scene, anche se rischia di perdere nel secondo volume (la parte più 'emotiva'). Ero indeciso se togliere un punto per il piede-della-morte ma.. vabè.

LA SPOSA IN NER
O

Un'altra sposa terribile! Non ci facciamo mancare proprio niente.
La premessa del film è molto, molto simile a Kill Bill (anche se questo film viene molto prima): cinque coglionazzi riescono a sparare ACCIDENTALMENTE a uno sposo durante il matrimonio. Julie Kohler, la sposa, decide di rintracciarli uno ad uno ed ucciderli con fantasia. Nonostante il titolo la sposa non è sempre in nero - indossa anche bianco, ma mai colori. E' brusca, secca, tratta chiunque con assoluta scortesia, ed è dopotutto abbastanza intrigante. E' una bella donna ma non bellissima, sebbene nel film, come a quanto pare succede SEMPRE, viene trattata come Dio-femmina-in-terra, e sembra che tutti i personaggi non vedano l'ora di ravanare tra le sue gambe di donna stronza (occhio ai denti!). Parzialmente giustificato visto che i 5 si conoscono perché hanno come passioni in comune le donne e le armi (mi ricordano qualcuno!).
Purtroppo nel film non si vede MAI, e dico MAI come lei rintracci i suoi obiettivi... nonostante suna delle vittime sottolinei come i 5 abbiano cercato di far perdere le loro tracce, il che è una mancanza non da poco. Quindi conviene semplicemente lasciarsi trascinare dagli omicidi e guardarlo a cuor leggero. Ci sono un po' di scene che mirano a creare empatia per la sposa e a mio parere ci riescono, ma il motivo principale per vedere il film sta proprio nei metodi per uccidere. Ogni volta che Julie raggiunge una delle vittime la uccide in un modo nuovo, e altalena tra il "lo fa!" e il "non lo fa!", per poi soprenderti mostrando il suo piano perfettamente orchestrato. Ad esempio, ruba con abilità un fischietto al figlio di uno dei 5, e solo dopo capisci che l'ha fatto per fingersi la maestra del bambino dopo essersi infiltrata nella casa. Però poi perde tempo fingendosi la perfetta baby sitter e dimenticandosi apparentemente dell'omicidio. Ravana un po' tra i coltelli di casa, poi ci rinuncia. Gioca a nascondino col piccolo. Poi fa per andarsene, ma... no! Ecco una scusa per restare! Ed ecco che lo uccide in un modo che rivela un piano ben preparato.
Insomma un continuo sorprendere, ora no, ora si, ora un intoppo, finché ogni volta il piano è improvvisato, ma improvvisato molto bene e non proprio all'ultimo minuto.
Per il resto il film è discreto, raggranella empatia nei punti giusti ma non riesce a sconvolgere, anche perché non mostra le conseguenze dei gesti della donna, e mostra poco i suoi sentimenti a riguardo - onestamente, la storia dell'incidente è tutta una scusa per mettere in gioco Julie.

IN CONCLUSIONE
Obiettivo:
9. I due obiettivi di sorprendere e di far tifare per la temibile vendicatrice riescono benissimo entrambi. Di nuovo un film che deve lavorare lentamente sullo spettatore, stavolta per trasformare ai suoi occhi la sgradevole Julie in una secca eroina. Successo.
Originalità:
9. La premessa non è affatto male, e almeno due omicidi hanno modalità... curiose. Il mix di improvvisazione e premeditazione dietro l'operato di Julie riesce eccellentemente. Un punto in più per l'ottima attenzione al dettaglio nella creazione dei personaggi. Le 5 vittime sono ben distinguibili e hanno curiosi, piccoli manierismi molto realistici. Anche il bambino, per una volta, è ben rappresentato: né idiota né genio, ma facilmente manipolabile. Penso che un bambino vero si comporterebbe proprio così nella situazione indicata.
Fattore di riguardabilità:
6. Tolta la suspence, perde molto.
Evocatività:
7. Prevalenza del bianco e nero, ma in tinte più morbide de "La Pianista", e meno presente (eccetto nei vestiti della sposa!). Buona attenzione ai dettagli, ma temo le immagini non siano così memorabili. Insomma... curato, ma non è questo il punto di forza del film. Riguardo le musiche, la marcia nuziale non è mai stata così spaventosa.

Totale:
7 + 1/2 punto trash = 7 1/2. Un film carino, da vedere una volta e da cui farsi sorprendere, con una trama semplice che cattura. Il mezzo punto trash deriva da quanto le 5 vittime escano dal seminato per evidenziare qualunque loro vizio, specialmente quello delle donne. "Ho un incubo ricorrente in cui vado in giro e incontro solo uomini!". Chissenefrega. Potrebbe guadagnare in compagnia, ma non ne ho la certezza.

E' tutto, dasvi!


3 commenti:

Anonimo ha detto...

per un attimo ho temuto volessi toccarmi kill bill.
fiuuuuuu...

misao ha detto...

oohhh... nuova modalita di blog.. bella!
a me questi film non sono piaciuti, per cui prima di toccare niente, sto zitta. XD

Kai ha detto...

Nessuno tocchi Kill Bill!
Potrei uccidere.
Con acciaio di Hattori Hanzo.