What if?

Hello hello! Un'altra domenica et un altro post su due film simili, e comunque diversi. Stavolta porto due film che hanno come base "piccoli eventi possono cambiare la vita completamente": The Butterfly Effect (l'Effetto del Burro Volante) e Sliding Doors (Porte Scivolanti). Il primo è molto più esagerato, d'azione e complesso, il secondo lineare (per quanto possa essere lineare un film con questa premessa) e pieno di inutile romanticismo!

THE BUTTERFLY EFFECT

ATTENZIONE: rivelerò il finale.
Evan è un bambino problematico, afflitto da numerosi black-out e la cui memoria ha più buchi del muro su cui abbiamo appeso il bersaglio (sono un mucchio di buchi. Non ho una buona mira). Comincia allora a tenere diari piuttosto frammentati. "Oggi vado a vedere papà, che è pazzo come me. Pagina bianca, pagina bianca. Oggi papà mi ha strangolato!". Cose di questo genere. Peraltro non c'è alcuna pausa tra le scene che riguardano un blackout, ed è abbastanza terrificante vedere il padre affabile passare nella modalità Strangolatore-di-Boston nell'arco di mezzo secondo.
Passa il tempo e il piccolo Evan cresce in un contesto sfigatissimo. Tra le sue conoscenze annoveriamo un pedofilo, un futuro delinquente (che a 12 anni picchia ventenni), il Dottor Foreman, il padre psicotico di cui sopra, un ciccione non molto in contatto con la realtà e la ragazza-della-sua-vita più brutta della storia del cinema. Sulla base di tutto questo, penso che il film sia ambientato in Nebraska. Come ciliegina sulla torta, nella versione in lingua originale la madre di Evan è doppiata da Sbirulino.
Fast-forward. Il piccolo Evan è diventato Ashton Kutcher, e vive una stereotipata vita da studente universitario. Bravo a scuola, sta studiando buchi nella memoria. Mentre è a letto con una ragazza, decide che come preliminare sarebbe un'OTTIMA idea leggere i vecchi diari di quando era bambino. Nel farlo comincia a vedere sfocato e dopo un po' di effetti speciali torna *DUHN DUHN* INDIETRO NEL TEMPO. Ed è così che, mezz'ora dopo l'inizio del film, comincia finalmente tutta la parte che dovrebbe caratterizzarlo. Shockato dalla sua scoperta, Ashton decide di andare a parlare col suo vecchio amore di infanzia-ed-adolescenza, Kayleigh, che ha abbandonato in Nebraska senza rimorsi. "Hey Kay, come stai? Ricordi i bei tempi quando eravamo bambini?"
Come prevedibile, Kay si ammazza la sera stessa. Il fratello di lei, lo psicopatico ora cresciuto, minaccia Ashton di morte lenta e dolorosa, e Ashy pensa "è un ottimo momento per tornare indietro nel tempo!", cosa che ha imparato a fare leggendo i diari.
Non riuscendo a trovare un bel periodo nella sua vita in cui tornare (il che mi fa pensare sia vergine), Evan torna al momento in cui Michael Jackson - che è poi il padre della ragazza - sta filmando, nudi, lui e Kay. Decide di cambiare le cose e comincia a minacciare Pedoman, alterando tutta la vita futura sua e di chi gli sta intorno. In effetti, quando si risveglia scopre di essere una Bratz. Una Bratz maschio. Fidanzato con un'altra Bratz, Kayleigh_felice. Dopo inquietanti episodi che mostrano come la sua vita sia perfettissima, il fratello Psicotico di Kay arriva, completamente fuori di testa, e lo minaccia con una mazza da baseball. Sicuro di sé grazie alla sua vita uberperfetta, Evaston gli prende la mazza e la usa per ucciderlo sotto gli occhi orripilati di Bratzetta. La scena successiva si svolge in prigione, dove c'è una lunga sfilza di scene prevedibili che riguardano Evan, altri carcerati e omosessualità latente.
Il film continua in numerose realtà alternative, tutte causate da modifiche in uno dei blackout che abbiamo visto nella prima parte del film. Il che è mucho carino, perché finalmente riesce a dare un senso a scene prima incomprensibili. Evan continua la sua ricerca della realtà perfetta, fallendo miseramente perché in tutte c'è qualcosa di grave che non va (ad esempio, in una sono tutti felici tranne lui: orrendamente mutilato. Ah, e sua madre malata di cancro).
So che esistono finali alternativi al film, a seconda della versione. Quello più amato sembra essere quello in cui Evan, guardando un filmato, riesce a tornare indietro al momento della sua nascita e si strangola col cordone ombelicale. Evan non è mai nato e tutti sono felicissimi per questo, credo.
Quello che ho visto io però ha una morale molto più profonda: Evan torna indietro a quando erano tutti bambini e convince Kayleigh Jackson a non trasferirsi mai in Nebraska. Questo rende immediatamente la sua vita ottima (giuro!). La morale è: fuggite dal Nebraska. Rovinerà la vostra vita irreparabilmente.

IN CONCLUSIONE
Obiettivo: 9. Il film ha due obiettivi: mantenere la tensione, cosa in cui riesce molto bene tramite colpi di scena imprevedibili, e stupire con una trama intricata in cui, nella seconda parte del film, tutti i buchi vengono colmati come nel ricostruire un puzzle. Anche se la trama si sgretola ad una visione attenta, essendo fragile come tutte le trame che coinvolgano viaggi nel tempo, l'obiettivo riesce molto bene. Anche dopo aver visto il film una volta sola ricordavo bene molte scene e il senso costante di incertezza, all'inizio convogliato dagli spaventi di fronte agli incomprensibili blackout (in cui il tipo di scene di cui ho parlato all'inizio aiutano molto ad identificarsi nel bambino) e, nella seconda parte del film, dalle azioni "riparatrici" e assolutamente imprevedibili di Evan.
Originalità: 7 1/2. I personaggi sono stereotipati ma a mio umile parere credibili e ben costruiti. Il concetto è interessante, e ha un numero di colpi di scena tale che qualcuno ti sorprende per forza di cose! Purtroppo alcune scene, come tutte quelle in università e in prigione, sono intrappolate in una tempesta di cliché. La storia d'amore è banale ma il suo finale sorprendente (come, non si conoscono più?!). Ogni volta che si cerca di dare un'aura di scientificità alla trama si fallisce però miseramente. Il Dott. Foreman ci spiega gentilmente che le emorragie dal naso di Evan sono dovute alla corteccia cerebrale che ristruttura le connessioni neuroniche per accogliere nuove memorie. ARGH.
Fattore di riguardabilità: 7. Dato l'intreccio della trama guardarlo una seconda volta è un piacere. Poi cominciano ad emergere i buchi nella trama. E con ogni successiva visione aumentano di importanza rispetto ai punti brillanti del film.
Evocatività: 8. Ogni punto del film ha un proprio stile, dalle scene in luce azzurra delle prigioni alle scene coloratissime nel Bratziverso, alle scene cupe delle realtà peggiori, alla luce e pulizia che avvolge il mondo in cui Evan è mutilato. Le musiche sono molto carine e puntuali, ma senza la cura riposta nelle immagini (ma potrebbe essere semplicemente una mia impressione - sono un tipo visivo). Dialoghi non rimarchevoli. Molta, molta cura riposta nel differenziare i personaggi tra i vari universi, gradita!

Totale: 7 1/2 + 1 punto trash = 8 1/2. Non sarà un film che fa la storia del cinema ma l'ho molto gradito. La trama è fragile ma cattura facilmente, ed ha una grande cura che si manifesta nei dettagli. Le differenze esagerate derivate da piccoli eventi si prestano bene a trashitudine, ma rendono il film ancora più godibile piuttosto che rovinarlo. E' il classico film eccellente per passare una serata, ma a cui non bisogna pensare troppo o si rischia di rovinarselo per sempre.

SLIDING DOORS

ATTENZIONE: rivelerò un ALTRO finale!
Premetto che prima di commentare un film cerco di rivederlo per averlo "fresco" in testa, vista la mia memoria non proprio eccezionale. Con Sliding Doors non ci sono riuscito: ho visto 40 minuti circa e poi l'ho chiuso frustrato dalla sua gloriosa insulsaggine. Questo potrebbe LEGGERMENTE influenzare quello che scrivo. Comunque l'ho già visto due volte in passato, un'esperienza che a quanto pare mi è bastata.
Sliding Doors: un cambiamento di qualche secondo (riuscire a prendere la metro prima che le porte si chiudano... oppure no) può cambiare la tua vita! Questa è la premessa del film, che si divide in due seguendo la vita di Helen_intraprendente e di Helen_sfigata. Helen_intraprendente, appena licenziata, prende la metro - è qui che si vede l'intraprendenza - arriva a casa, scopre il ragazzo a letto con Lydia, apre un ristorante, comincia a flirtare con James, muore e si taglia i capelli. Non in quest'ordine. Helen_sfigata perde la metro, si fa quasi-scippare, si fa tradire alle spalle ancora un bel po', trova un lavoro da cameriera e si fa buttare giù dalle scale, e un paio d'altre cose in mezzo.

A differenza che in Butterfly Effect, dove le realtà alternative si susseguivano una dopo l'altra, qui sono esplorate in parallelo: le scene dell'una e dell'altra si alternano in stacchi piuttosto ben curati (anche perché spesso si svolgono nello stesso luogo - ad esempio, il bar dove Helen_intraprendente va a deprimersi è lo stesso in cui Helen_sfigata va a divertirsi con quel fallito, e stronzo, del suo ragazzo). Alcuni accorgimenti ci aiutano a distinguere le due storie: un utile cerottone che Helen_intraprendente si fa mettere al PRONTO SOCCORSO dopo essere stata quasi scippata, e più tardi i suoi capelli da neofemminista. In genere basta un colpo d'occhio per distinguerle, il che è bene.
Un'altra differenza dall'effetto farfalla è che qui vediamo le due vite svolgersi dal momento esatto in cui si sono distaccate; nell'altro film, invece, vedevamo le conseguenze del distacco vent'anni dopo. Questo permette a the Butterfly Effect di mostrare realtà abnormemente diverse, mentre Sliding Doors deve distaccare le realtà con più vigore, perché si vedono solo le conseguenze a breve termine del distacco. In questo devo ammettere che riesce bene, la realtà Ok e la realtà Obrida sono ben distinte.

Una nota interessante sul finale: ci sono tre cose importanti che succedono a Helen_intraprendente: scopre che Jerry la tradisce, comincia una lunga e melensa storia d'amore con James, e muore investita da un camion. Alla fine del film, Helen_sfigata incontra James (che nella sua 'versione' è praticamente una comparsa) e completa la frase che sta per dire*. Questa e altre scene suggeriscono che gli universi siano collegati ,che sia DESTINO che loro si incontrino e si amino per una tediosa ora di film. Tuttavia, questo implica anche che Helen_sfigata sia destinata a morire una terribile, terribile morte, o no? Forse lo sceneggiatore non aveva messo in conto questo, ma io sì.

*la frase che completa è una tediosa citazione di Monty Python. Come vorrei che il semplice atto di citarli lacerasse le corde vocali irrimediabilmente. Sono stufo di sentire loro citazioni a destra e manca. E' insopportabile.

Anyway, arriviamo alle note dolenti: il film è noioso e melenso. Preferirei guardare la plastica biodegradarsi. Quello che poteva essere un concetto interessante è completamente DIROTTATO perché il film diventi una commedia romantica, il genere che più odio in assoluto. La parte "commedia" è data dai costanti commenti arguti ... se si considera arguto utilizzare termini che nessuno userebbe in conversazioni a voce per articolare citazioni e riferimenti alla cultura popolare, con ampio utilizzo di sarcasmo inadeguato. Non è un genere di umorismo che mi dispiaccia, eh, tutt'altro! In questo film c'è un problema nella *densità* delle battute: troppo poche (e banali) per far ridere, ma troppe per non distrarre dalla trama, che peraltro è già d'una noia mortale. Probabilmente sono così acido perché conosco una marea di film, blog, siti e webcomics che fanno uso di un costante, verboso sarcasmo molto meglio: un paio di esempi. Quanto alle citazioni di cultura popolare, le odio perché ne colgo appena il 10% (il che mi fa interrogare sul perché i simpson e futurama mi piacciano ugualmente - sarà che quel 10% è divertente).
La parte romantica deriva invece dalla storia d'amore col 'divertente' James, che è così OVVIO sia destinata a sbocciare. Così come la storia con l'infedele Jerry è destinata a finire anche nella versione in cui va avanti. E' tutto già scritto. Nelle migliaia di commedie romantiche uscite prima di questa.

Comunque c'è un'altra nota molto, molto dolente. Gwyneth Paltrow, l'attrice che interpreta Helen. Sospetto che esistano effettivamente due realtà alternative: una in cui Gwyneth Paltrow sa recitare (I Tenenbaum, il Talento di Mr Ripley...) e una in cui è Scialba De Scialbis, scialba attrice di film scialbi (e questo è il caso - in Se7en, era l'unica attrice scialba in un film eccezionale). Ci sono quei film in cui Gwynnie non sa che essere tutta sorrisi e buone intenzioni, con un look acqua e sapone e un genuino interesse per il proprio prossimo. E' un ruolo insopportabile, quello in cui lei è la donnina-buonina abusata dagli altri (anche nel talento di Mr Ripley è abusata dagli altri, ma di sicuro non reagisce in modo così tranquillo). Film in cui non sembra in grado di concepire cattivi pensieri e, dall'altro lato, film in cui è tutta rabbia e rancore, e in cui persino il suo aspetto è più memorabile! I secondi sono i soli film per cui vorrei ricordarla, onestamente.

IN CONCLUSIONE
Obiettivo: 6. Sono due commedie romantiche al prezzo di una! ...sul serio, se si vuole trattare un argomento come le realtà alternative così di sfuggita, perché farlo? Perché non limitarsi a girare una commedia romantica normale, come ha fatto "il Diario di Bridget Jones"? Quel film si focalizzava su un obiettivo solo, e riusciva MEGLIO. Ho deciso di dare 6 perché se siete vecchie zitelle riuscirà a commuovervi. "Ooooh, James è davvero l'uomo giusto per lei!" ... Bleeeargh.
Originalità: 5. Si può prendere un'idea originale e rovinarla tramite una mitragliata di cliché e scene già viste? A quanto pare sì. Se i deja vu sono errori di Matrix, allora hanno installato Vista mentre guardavo questo film. Un punto in più per la scelta coraggiosa di non usare begli attori maschili in un film con target spiccatamente femminile, optando invece per "visi interessanti" (leggasi: uno ha il naso che gli entra in bocca, e l'altro sembra un incrocio tra un moai e Richard Nixon). Riguardo le donne, sia Gwynnie che l'amante di Jerry sono invece pacchi belle, e mi chiedo come Jerry, l'uomo senza qualità alcuna, sia finito assieme a loro.
Fattore di riguardabilità: 4. Un film che puzza di già visto fin dalla prima visione non invecchia bene. L'unica idea originale che presenta perde rapidamente potenza, mentre l'insipidume avanza.
Evocatività: 5. Gli attori, per quanto gli permettono i loro ruoli, sono bravi. Unito ai loro lineamenti... "particolari" (anche la bella Gwyneth in realtà è una rana dalla bocca larga), fa un buon effetto per ricordare i personaggi. Riguardo l'estetica, Londra non è mai stata così scialba. E' un brutto segno che abbia riconosciuto che non era ambientato in America dagli ACCENTI, piuttosto che da... qualunque altra cosa. Accento peraltro che Gwyneth deve fingere, ma naturalmente non ho la più pallida idea se sia stata credibile o meno. Buona attenzione nel distinguere le due trame. Musica non importante, dialoghi carini anche se estratti dal contesto, ma in modo freddo e banale (non so come spiegare, ma è come se tutte le battute fossero pre-collaudate..).

Totale: 5. Guardatelo solo se siete donne sole, stringendo un cuscino e mangiando nutella dal barattolo. In qualsiasi altra situazione, SOPRATTUTTO se siete in compagnia, guardate altro. Posso consigliare The Butterfly Effect? E' simile, ho sentito.

3 commenti:

misao ha detto...

nemmeno a me sliding doors è piaciuto troppo.. è carina l'idea ma.. boh.. non mi ispira.
invece butterfly effect mi è piaciuto troppo... o almeno fino ad un certo punto, quando tutto iniziava ad essere 'film adolescente' gia meno, ma l'idea e i primi 40 min, fantastici! ^^

Anonimo ha detto...

sì lo so che in un commento al post si dovrebbe commentare il post... però zia mi sento uno straccio stasera.
ma soprattutto, come al solito, da mente semplice, mi è piaciuto sliding doors.
miao miao.

Kai ha detto...

Ehi, ehi, che succede? Purtroppo ho letto solo adesso e non mi sembra il caso di chiamarti alle 2 di notte :\