E' una buona cosa che non si decompongano.

WARNING: svelerò assolutamente il finale di due bei film.



Holaz! Oggi vado sul leggero (riposo post-esame, e ho poca voglia di scrivere) e commento due film che ho visto già da molto, molto tempo e ripetutamente. The Others e Il Sesto Senso: chi li ha visti sa già che cosa li accomuna, ma lo ripeterò lo stesso: il colpo di scena finale. In realtà i protagonisti sono MORTI! Non nel senso che non sono di alcuna compagnia - sono di compagnia fin troppo. Sono proprio morti, deceduti, defunti, stecchiti, kaput, andati, passati a miglior vita, saliti nel regno dei cieli e volati nelle praterie celesti di Manitù, non più qui, spirati, finiti, nel bagagliaio, scomparsi, estinti, trapassati, cibo per vermi, periti, privi di vita, esanimi, han dato il mortal sospiro, sono sepolti, spenti, inanimati, crepati, usciti di scena, sei piedi sottoterra.

Phew, mi sono tolto un bel peso dalle spalle. Tolta la questione dei finali, passiamo ai film!


Il Sesto Senso

Il film che ha ispirato infinite grida di "vedo la gente morta!".
Bruce Willis - sono convinto sia questo il nome del personaggio - è uno psicologo dell'infanzia molto di successo, così di successo che ha vinto un premio, e così di successo che tornando a casa trova un ex-paziente in mutande che lo minaccia. Oops. Dopo un breve scambio molto intenso (che parte con un "chi sei?".. bravo bravo) il mutandato spara a BW, che muore, decede, defunge (?) ecc ecc.
Fast-forward. BW conosce un bambino che gli ricorda moltissimo il mutandato (sebbene sia vestito, e in effetti spero che la sua pratica come psicologo dell'infanzia riguardi poco bambini in mutande) e decide che deve assolutamente aiutarlo con i suoi problemi! Cosa in effetti comprensibile, visto che non aver aiutato l'altro gli ha portato ad avere un po' di piombo di troppo in pancia.
Insomma, comincia a seguire e tormentare il bambino peggio di un pedofilo, e dopo un po' si accorge che *gasp* il bambino vede la gente morta! E dopo un altro po' che *GASP!* è tutto vero!
Il film prosegue - ed è una cosa che trovo molto carina - con il bambino che cerca di trovare un modo per convivere con la sua... peculiare condizione. Non aiuta il fatto che i morti siano sanguinolenti e terrorizzanti (non decompongono, ma non coagulano neanche. Sai che seccatura?). Il film decide di seguire il caso di una bambina in particolare, che ha reso popolare in tutto il mondo la sindrome di Munchausen by Proxy, cioè quella condizione in cui il genitore avvelena - anche inconsapevolmente - il proprio figlio per poi divertirsi a fare un tour di tutti i dottori cittadini.. o solo per godersi un po' di pietà dal proprio prossimo in quanto "madre/padre di bambino molto malato". Ovviamente è una sindrome rara, ma ora la conosce chiunque abbia visto il film :)
Aaaanyway, il necrovedente fa una gita a casa della bambina, durante il funerale peraltro, e trova una videocassetta che documenta la birichinata della madre. Seguono ilari momenti di sorpresa che C'è Posta per Te tenta da anni di emulare. Il bambino ha finalmente trovato un modo per convivere con gli zombie in modo pacifico, e tutti sono felici nella jungla.

Eccetto che! C'è ancora un colpo di scena... BW torna a casa, trova la moglie addormentata che mormora "Bruce Willis... perché te ne sei andato?". Lui perplesso risponde "dovevo comprare la carta igienica, baby, ma ora sono tornato", poi si rende conto di non avere la fede sulla mano, e di avere in compenso un bel buco in pancia. Comincia a sanguinare sul tappeto nuovo mentre ci vengono ripresentate un po' di scene dal punto di vista "Bruce è morto!!". Ahah, sembra che qualcuno non sia venuto a patti coi SUOI problemi! Ma non temete: nel corso di 5 minuti BW giunge a pacata rassegnazione riguardo la fine della sua vita, saluta sua moglie e va all'inferno.

IN CONCLUSIONE

Obiettivo: 8. Sono perplesso: il film fa un ottimo lavoro per mantenere tensione nella prima metà, terrorizzandoti con cadaveri truculenti una volta al minuto. Passa poi la seconda metà a dirti "è tutto a posto, vogliono solo un abbraccio" e a cercare di cancellare qualunque traccia di paura dallo spettatore. Mi chiedo perché un cambiamento d'obiettivo così netto e palese. Entrambi gli obiettivi sono ben realizzati e il cambiamento non è TROPPO brusco, ma una volta visto tutto la prima parte risulta, uh, poco utile se non ad attirare al cinema gli amanti dei film horrorz.
Originalità: 8. Considero il finale originale sebbene non sia certo l'unico, né il primo ad utilizzarlo. L'idea che i fantasmi cerchino qualcosa, sebbene non riescano a fare a meno di terrorizzare nel farlo, è anche abbastanza originale. Riguardo la Guest Star, il barone di Munchausen (by Proxy!) ... mi chiedo davvero chi abbia trovato una malattia così oscura, ma essendo un piccolo giallo di per sé è un'idea molto carina. Insomma niente picchi di originalità, ma un livello molto alto nel complesso.
Fattore di riguardabilità: 9. Riguardare il film tenendo in mente "Bruce Willis è morto!" e "i fantasmi cercano solo tanto affetto" cambia il significato di diecimila scene, che è bellissimo rivedere. Esempio: quando Bruce Willis arriva in ritardo alla cena d'anniversario con sua moglie che lo aspetta, lei mormora un gelido "ciao Bruce", paga il conto e se ne va. Ricordando che Bruce è morto, è una scena toccante in cui la moglie festeggia l'anniversario anche dopo che il corpo di lui è freddo è infestato dai vermi. Awww! Fortunatamente il film non è legato del tutto al colpo di scena, e mantiene un suo valore anche dopo che l'effetto sorpresa termina.
Evocatività: 7. Gli attori sono eccellenti (specie il bambino!) e le musiche nel complesso buone. Peccato per le scenografie, buone ma non memorabili, e per i fantasmi assolutamente stereotipati nelle loro apparizioni.

Totale: 8 1/2 da soli, 8 in compagnia. (ho eliminato la notazione in 'punti trash' perché a volte a vedere un film in compagnia guadagni in risate ma perdi di più in tensione..). Un film piacevole da vedere e rivedere. Probabilmente lo apprezzerei molto di più se non mi fosse stato svelato il finale. "oh, hai visto The Others? Bello, ma ha lo stesso finale del Sesto Senso...".

The Others

Uno dei miei film preferiti! Quindi sarò vergognosamente di parte.
Grace è una donna che mantiene la casa di famiglia durante la lunga assenza del marito. I suoi due figli, Anne e Nicholas, hanno una grave forma di allergia alla luce che influenza pesantemente il loro modo di vivere. Sono costretti a stare al buio nella loro stanza (conosco gente che lo fa volontariamente!) e la loro casa diventa, nelle parole di Grace, "come una nave": ogni porta deve essere chiusa prima di aprire quella successiva, perché la luce non entri. Una eccellente scusa per creare un'atmosfera intima e opprimente lungo tutto il film. I bambini hanno reagito in modo opposto alla loro malattia: Nicholas è diventato timoroso ed introverso, ed Anne una piccola bulletta che finge di non aver limiti (salvo cagarsi sotto se qualcuno accende una lampadina).
I loro servitori sono spariti da un giorno all'altro, quindi assumono un sinistro terzetto di servi vittoriani. La vita di Grace e dei bambini continua come prima, eccetto che delle presenze cominciano a manifestarsi nella casa. Un pianoforte che suona da solo, passi che si sentono in stanze vuote, e strani racconti da parte dei bambini convincono Grace che, hey, c'è davvero qualcuno!
La nostra eroina imbraccia un fucile Palin-style blaterando qualcosa a proposito di nazisti nascosti sotto il letto, o qualcosa del genere, ma non trova nessuno. Nel frattempo i servitori danno di matto, inseguendo i bambini con la classica marcia degli zombie. Non è una sorpresa scoprire che i servitori sono in realtà *gasp* MORTI! Questo viene scoperto da Grace tramite un album di famiglia deliziosamente macabro che ritrae un mucchio di gente morta come se stesse dormendo. E i servitori *GASP* sono in questo album!
Anyway, la vera sorpresa è nel finale, in cui finalmente lo spettatore incontra gli "altri", una famigliola anni '40 che sta facendo una seduta spiritica. Nel corso della (breve) seduta spunta fuori il fatto che la cara Grace ha soffocato i due bambini con un cuscino e ha poi inghiottito una caramella di piombo dalla canna del fucile. Non prendendola molto bene, comincia a stracciare i fogli per gli appunti della famiglia Altri e a far ballare il tavolino, movimentando un po' la serata.
Appena ritorna in sé, dichiara che la loro casa è LORO (maddai), e scaccia la famigliola felice. Come bonus, i bambini scoprono che nell'altra vita non sono allergici alla luce! Yayy! Lieto fine! (eccetto che.. sono tutti morti).

IN CONCLUSIONE

Obiettivo: 8. L'obiettivo, puro e semplice, è tenerti sul filo della tensione e ci riesce dall'inizio alla fine. Pur non utilizzando effetti speciali e non mostrando effettivamente nulla di spaventoso, fa sobbalzare più volte e mi ricordo parecchi spaventi. Fa però un po' troppo uso di rumori forti e improvvisi per considerarlo un capolavoro della tensione.
Originalità: 7. Alcune idee sono originali (come la fotosensibilità), ma per la maggior parte attinge dal ricco repertorio di trame per film horror. Nonostante questo non è mai banale, né prevedibile a meno di avere intuizioni geniali. L'unico colpo di scena che tutti prevedono (i servitori sono fantasmi!!) serve a distrarre dal grande disegno (sono TUTTI morti!!)
Fattore di riguardabilità: 8. Conta molto più del sesto senso sul colpo di scena finale, che effettivamente guida tutto il film. Tolto quello rimane poco altro - è tuttavia un film così ben realizzato, e con un ritmo così incalzante (eccetto nelle scene col padre dei bambini... da tagliare tutte, a mio parere!) da non annoiare in nessuna visione. Dall'inizio alla fine, ti avvolge in un'atmosfera che resta con te a lungo.
Evocatività: 9. Un punto in meno per le musiche non brillanti, ma... dio, il regista è un MAESTRO d'atmosfera. La scusa della fotosensibilità dei bambini gli permette di creare nel corso di tutto il film atmosfere buie, con luci tenui e calde che creano un mix di intimità e inquietudine. Nicole Kidman - che considero una delle attrici migliori viventi - è bravissima a dipingere sul suo volto, assieme, rigidità e paura. I bambini sono eccezionali nei loro ruoli, così come i servitori. Persino le comparse sono memorabili... eccetto il marito di lei. Ma potrebbe essere la gelosia a parlare.

Totale: 9 da soli, 8 1/2 in compagnia. Un film in cui la luce è la minaccia riflette bene il capovolgimento dei ruoli che sta dietro i personaggi. Forse il voto è più alto del Sesto Senso perché ho visto The Others per primo, al cinema, e senza che nessuno mi svelasse il finale anzitempo. Ma è comunque un film senza sbavature, impeccabile nei dettagli e nelle sue immagini, che consiglierei a chiunque.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

woaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
due film bellissimi.
ok. ora leggo il post.

misao ha detto...

fantastici entrambi i film, sono d'accordissimo con te su tutto quanto hai detto. the 6. sense pero a me ha messo verso la fine tanta tristezza, con la sua moglie che stava male, con la madre del piccolo e la nonna.. buh buh... ha colpi molto piu 'booh!' e fa paura per le sorprese,mentre the other come dici te, fa paura per tutta l'ambientazione... il regista spagnolo ha fatto altri film cosi, sempre sulla stessa base, troppo sbav!

film molto ben fatti! *.* la vecchia di the other mi fa ancora brividi giu la schiena xD

Kai ha detto...

La scena in cui la bambina è posseduta (o viceversa!) è terrorizzante :|
"sono io tua figlia!"