Notizia flash: le droghe fanno male.


Potreste essere giunti al corrente, nel corso della vostra vita, del fatto che le droghe fanno male. Casomai questo frammento di informazione vi fosse sfuggito, i due film di oggi provvederanno ad istruirvi sull'argomento.
Requiem per un Sogno & Trainspotting, due film sulla droga! Che fa male!
Al solito svelo finali, cosa ormai assolutamente garantita.


REQUIEM PER UN SOGNO

Fortunatamente, per i bambini che non sono venuti a contatto con filmati educativi, esiste Requiem per un Sogno (Requiem for a Dream), la grassa regina madre di tutti i film preventivi sulla droga.

Harry (Jared Leto) ci mostra come siano deleteri gli effetti degli stupefacenti avendo una faccia da drogato ancora prima di farne uso, dimostrando il loro potere retroattivo. Con la sua ragazza Marion (Jennifer Connelly) e Tyrone (il ladro nero di Dungeons & Dragons) decide che entrare nel business della droga da drogati sarebbe un'ottima idea e, anzi, perché aspettare?
Nel frattempo la MADRE di Harry decide di dimagrire per apparire in televisione, e un medico le prescrive anfetamine (!). Oh, si, una cosa è garantita: nel corso del film dimagrisce. In effetti, passa dall'essere una yiddish mame sovrappeso ad assomigliare ad una mandragora (vedi foto sotto).
Nel frattempo il trio di cerebrolesi se la passa anche peggio: cominciano a consumare i loro prodotti (una cosa che suona innocua se lavori in una azienda agricola, un po' meno se smerci eroina) e a perdere cumuli di soldi. E poi va tutto in rovina.
Questo può d'are l'impressione che il film parta con una nota allegra... in realtà, parte con Harry che vende il televisore della madre per comprarsi la droga, e lei che si chiude in bagno per non parlargli. Wow. Però finisce peggio... nel senso, MOLTO peggio. Il film è ambientato in tre stagioni: summer, FALL e winter. Indovinate dove cominciano ad andare storte le cose.

Per ricapitolare cosa succede... Marion comincia a prostituirsi per pagarsi l'ero-ero, Snails finisce in prigione - e in piena crisi di disintossicazione, Sara diventa completamente schizofrenica e Harry scappa in Florida... eccetto che gli va in cancrena il braccio e glielo amputano. Quindi niente lieto fine neanche per Harry. In effetti, il film fa di tutto per lasciarci con quella distinta sensazione che si prova quando ci muore il gatto. Di overdose.
Praticamente tutto, dall'inizio alla fine di questo film, ulula "le droghe fanno male!". Tra gli effetti secondari delle droghe riportiamo: catatonia (Sara), schizofrenia (sempre Sara), perdita improvvisa di arti (Harry), spossamento (Snails), abuso di dildi doppi (Marion), depressione (TUTTI), e ultimo ma non per importanza una spaventosa ricrescita (Sara).

IN CONCLUSIONE

Obiettivo: 8. L'obiettivo di questo film potrebbe essere il suo sottotitolo: "NON DROGATEVI BAMBINI". In effetti, dopo averlo visto mi viene un attacco di panico al solo pensiero di ingerire caffeina, che non si sa mai non perda un braccio. Perché non metto 10 allora? Perché non mi piace la propaganda. E' un film disgustosamente di parte e lo manifesta dall'inizio alla fine. Mi sorprende solo che i drogati non siano tutti gobbi, storpi, sporchi e guerci - anche se in gran parte ci arrivano.
Originalità: 7. I personaggi sono molto diversi, per quanto non esattamente innovativi. La morale è di quanto meno coraggioso esista sulla faccia della terra. Coraggioso è invece il largo utilizzo di nudo (maschile non-frontale e femminile frontale, oltre a OMMIODDIO QUELLO E' UN DILDO DOPPIO). Ci si stupirebbe di quanti film a temi anche più pesanti abbiano come regista la Regina Vittoria. Unico neo: le scene di sesso, alquanto lunghe, sono tanto sexy quanto inutili ai fini della trama, con poche eccesioni.
Stile (sostituisce "evocatività", che era vago e non mi piaceva :P): 8 1/2. Sorprendentemente ha stile da vendere. Molte scene sono ripetitive e ritmate, ad imitare la compulsione. Droga o no, penso che tutti abbiano comportamenti ansiosi/compulsivi, e il film li rispecchia bene (ricordo il controllare la posta di continuo da parte di Sara. Apri cassetta, check, chiudi cassetta, click, ripetere). Il tema musicale è favoloso, anche se ora è conosciuto come "la musica di un trailer del signore degli anelli", il che lo sciupa parecchio. Colori a tendenza fredda, soprattutto nella seconda metà del film. Dialoghi... meh, si poteva far di meglio. Harry e Marion sono stati scritti da Moccia (ennesima dimostrazione che la droga fa male).
Fattore di riguardabilità: 6. E' ben fatto, ma anche i topi imparano ad evitare le cose che fanno star male. Non sono sicuro se il poter intuire il finale lontano un miglio, rendendo la prima visione identica alla decima, debba alzare o abbassare questo fattore.

Totale: 7. Sono in dubbio. Tecnicamente è un film molto ben fatto e curato, ma prende la strada facile. La droga fa male, nulla di buono può venirne, commuoviamo lo spettatore con eventi di sicuro effetto (la madre che si preoccupa per il figlio, il figlio che si preoccupa per la madre, il doppio dildo). Detto con una toccante analogia, questo film è delicato come un martello pneumatico sul glande. Imbracciato con somma gioia dallo sceneggiatore, che non perde tempo ad impostare la potenza massima.
Perché vederlo? Beh, è ben fatto.
Perché non vederlo? Perché Scientology è meno parziale.

TRAINSPOTTING

Trainspotting è differente. Devo dire che è molto più ambiguo.
Segue la storia di Mark Renton (Ewan McGregor) nella sua disintossicazione... beh, più o meno. Tra alti e bassi.

I primi minuti di film sono leggendari, e penso che molti li abbiano ben presenti. (sulle note di "Lust for Life", il che è abbastanza ironico):



(al solito, preferisco in lingua originale, di cui ho visto solo spezzoni - l'accento è tremendo)
Ora, a parte la frase finale che è un'uscita comoda, il messaggio è chiaro e mette su l'ambientazione del film. Da quel lato, il lato 'pulito', c'è una vita già scritta, un vago accozzarsi di stereotipi senza significato. C'è la lenta trasformazione nei propri genitori, o nel maledetto borghese tipo. Che cosa davvero implichi questa vita è una domanda che non ci si pone, allo stesso modo in cui molti non si chiedono cosa sia vivere in un paese diverso, o fare l'università, o fare un certo lavoro... "si, c'è questo e questo.. ma che altro vuoi che ci sia?". Non c'è una alternativa, né anticonvenzionalità. Il dialogo ripete 'scegli' e sottolinea che è una scelta obbligata. O scegli un apriscatole elettrico o scegli... l'altra vita, la non vita.
Ho scelto di non scegliere la vita: e arriviamo all'altro lato. Dove tutti sono diversi (ahah, i drogati diversi l'uno dall'altro... chi mai ci avrebbe pensato? :P), dove c'è una vaga filosofia di ribellione, uno spirito oppositivo verso l'oppressione, eccitazione, vero amore & passione, cose incredibili, ospiti vip, ricchi premi e cotillon (ma non troppi). E il piacere.. il piacere che vaga nelle vene, il lento cadere sul pavimento mentre tutti i propri muscoli si rilassano d'un colpo. O il sussultante allargarsi delle proprie percezioni mentre scosse elettriche guizzano lungo i nervi. Come si poteva vivere senza? E la fonte non è solo la droga ma anche la violenza o il sesso, anche se nel film diventa sempre più raro. Le ragazze sono complicate, le siringhe no. E chi ha inenzione di 'scegliere una famiglia'?

Renton decide di disintossicarsi quando viene preso, per sfuggire alla prigione. Il suo tentativo dura un battito d'ali di colibrì. Scappa dalla clinica, corre dal pusher e va in overdose.
I suoi genitori, in un modo inusuale per dimostrare il loro affetto, lo chiudono in camera a disintossicarsi in compagnia di tremorribili allucinazioni.
Devo fare una digressione su due delle allucinazioni, perché oltre ad essere quella una scena fortissima richiama altre due scene fortissime.
Tommy: Renton rivede Tommy, un suo amico che era un tempo 'pulito', anche se faceva parte del gruppo. Dopo che Renton gli ha rubato una videocassetta che ritraeva lui e la sua ragazza in, uh, attività interessanti, la ragazza in questione ha lasciato Tommy. Nella disperazione, T decice di provare l'eroina e si imbarca nella più rapida discesa nell'abisso dai tempi di Lucifero. Da fisicamente pulito passa a vivere in una stamberga vuota e grigia, privo d'igiene e di anticorpi. Ah, si, perché si è preso l'AIDS! Congratulazioni, Tommy. Sei esattamente quello che chiunque pensa di diventare dopo la prima dose. Comunque, Renton si sente responsabile per la caduta di Tommy, ed ha maledettamente ragione!
La bambola assassina al quadrato: ad un certo punto del film, un neonato muore per incurie. La scena è già orribile di per sé, non tanto per il tema quanto per il fatto che il bambino è oscenamente orribile. Quando l'ho visto ho pensato alla bambola assassina, solo con meno vita e più orrore. Ha la faccia gonfia e di un grigio-verde che ritrovo nei miei peggiori incubi. Durante la scena della 'disintossicazione', Renton vede il bimbo, piangente come una baby-banshee ma col viso immobile, camminare sopra il suo soffitto verso di lui, girare la testa di 180 gradi e cadergli addosso. Direi proprio che torno all'eroina, grazie tante.

Dopo queste scene da esorcista Renton riesce circa a disintossicarsi e si trasferisce a Londra ma, ops! I suoi amici lo raggiungono. Dieci minuti dopo si fa l'ultima dose... e, sorpresa, è l'ultima davvero!
Riescono a fare un affare in smercio di eroina, e Renton decide di fregare tutti e rubare la borsa col denaro, per poi fuggire. Scelta vincente. Lo sfigato del gruppo se ne accorge, ma non dice niente - sarà ricompensato con parte del denaro e molta molta gratitudine. Renton cammina con la sua borsa in mano e pensa al futuro, decidendo di scegliere la vita.

IN CONCLUSIONE

Obiettivo: 9. Suppongo che l'obiettivo fosse mostrare il mondo della droga in modo equo e non di parte, e il film riesce davvero benissimo. Quello che Requiem per un Sogno ha dimenticato... la droga non è solo droga. E' amici, valori, un'altra cultura, un'alternativa, abbastanza per riempire intere vite. E' un film che fa vedere molto, molto bene perché amare e perché odiare la droga. E, soprattutto, sottolinea che non è una strada senza uscita. Renton ne esce, nonostante le molte ricadute, e anche se la droga gli ha tolto anni di vita non gli ha tolto la vita. Nascoste nel sorridente monologo finale stanno le parole "I'm going to be just like you". E' vero.
Originalità: 8. Prende una posizione molto coraggiosa, e sviluppa il tema con stile e ben pochi luoghi comuni. Eccetto Tommy. Nemmeno una scena da trip hippie. Ed è ambientato in scozia, ma senza neanche un kilt.
Stile: 9. La colonna sonora è una vera perla. Sempre appropriata ed assolutamente esaltante. Visivamente, è un film molto sporco che non nasconde assolutamente niente - il nudo (frontale maschile e femminile, e l'ombelico di Ewan McGregor conta come un altro personaggio) è il minimo. La faccia del bambino morto, il sangue, Tommy morto, e soprattutto una quantità imbarazzante di diarrea. In effetti Trainspotting ha una certa ossessione per la diarrea (mi ricorda qualcuno!), che va dal mostrare Renton che entra del tutto in un wc che ne è colmo a Spud che irrora di diarrea la famiglia della sua ragazza. Il film ha qualche scena surreale, come appunto quella del wc, ma non esagera, tenuto conto del fatto che è un film sulla droga.
Fattore di riguardabilità: 8. E' molto bello, curato e perde poco in successive visioni. E' tuttavia così crudo che difficilmente lo rivedrò presto. Dura appena un'ora e trenta, molto molto intensa.

TOTALE: 8 1/2. Un suo difetto è che perde alcune cose per strada - in particolare le odiose ragazze, in gran parte odiose femministe, dei vari protagonisti: da metà film in poi non se ne sente più parlare. Peccato perché la ragazza di Renton era anche interessante. Tuttavia, anche se nella prima visione capita di chiedersi "dove va a parare?", è un film che non mi pentirei mai di avere visto. Molto consigliato.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Una volta eri più bravo a svelare i finali dei film.

La mandragora mi è piaciuta, ha quel visetto espressivo..!

See you soon..


J.

Kai ha detto...

Nel senso che lo facevo con meno preavviso? :P

Anonimo ha detto...

...sto aspettando le recensioniiiiii...
cmq zia fai bene a saltare la chat.. ma così poi penso che "non mi vuoi più bene"

Kai ha detto...

sono in pausa-operazione :P
sai che mi sono operato all'occhio? Niente più palline misteriose!

misao ha detto...

kaiiii!! dove staiiiii! buon anno!! non ti becco su msn, non c'è modo non c'è modo T____T mi devi raccontare cosine.. anyway... io transpotting coso non l'ho visto, ma requiem si..
è carino e tutto, anche la musica, la foto etc.. ma.. cmq non me lo rivedrei due volte :SSSS

un bacioneeee :*******

Kai ha detto...

E' un pugno nello stomaco, in effetti :P poi è inevitabile che almeno ad un personaggio ti affezioni...

Riguardo msn: ormai lo odio e non lo accendo quasi mai ^^' comunque ci ribeccheremo, tranquilla.

Unknown ha detto...

siccome ho visto solo ora il film ho letto la recensione solo adesso! concordo in tutto, ma una cosa mi è dubbia: chi ti ricorda l'ossessione per la diarrea? :P