2 Parodie poco parodiche

Post molto breve e non troppo ispirato, visto che sono oberato di esami e non ho troppo tempo per gingillarmi davanti film e form. Ne approfitto per commentare due parodie, visto che le parodie sono un genere assai poco commentabile, essendo di per sé commenti a opere o trend. A fare commenti di secondo grado mi sembra di strafare.
Ma.. è troppo tardi per cambiare filmz, quindi ecco qua: Come d'Incanto e Shrek, due parodie delle fiabe stile-disney!
Nota: ho aggiunto un punteggio "discriminazione" alla lista, visto che mi sono accorto di come circa il 120% dei film che commento abbiano a che fare col tema, anche quando non lo faccio apposta.

COME D'INCANTO

Non ne sapevo molto, ma mi ha attratto subito: parla di una principessa delle fiabe che, per colpa di un incantesimo da parte di una strega malvaaagia vagamente reminiscente di Moira Orfei, finisce a New York, ambientazione non proprio ideale se si è in cerca del principe azzurro. A meno che non si sia disposti a pagare.
La fatonta in questione si chiama Giselle, e il suo principe, con cui decide di sposarsi il giorno stesso in cui si sono conosciuti, Edward. La parte introduttiva del film, anche un po' troppo lunga per i miei gusti, è un cartone atrocemente stereotipato, ma che in effetti ricorda qualsiasi 'classico' disney.
Quando Giselle viene spedita (spintonata) a New York, comincia la parte davvero interessante. Il film arriva al picco, ed è riuscito a farmi ridere parecchie volte. Giselle sembra assolutamente maniacale, strafatta di acidi o benzina, e il suo continuo utilizzare termini da fiaba (es. "true love's kiss") aggiunge all'effetto, così come il sgranare gli occhi fino a farli sembrare azzurre palline da ping pong. Ed Edward... Edward è eccezionale. L'attore continua ad esagerare qualsiasi battuta gesticolando più di un politico, e ho l'impressione che si sia divertito tantissimo (lo stesso vale per l'attrice di Giselle, in effetti).
La trama si muove comunque in maniera piuttosto stereotipata: la matrigna non vuole che Edward si sposi, manda un suo servo a uccidere Giselle, ecc ecc.
Poi succede qualcosa.
La catastrofe.
Prima che tu te ne renda conto, da parodia il film è diventato una COMMEDIA ROMANTICA.

Per i disinformati, la commedia romantica è il genere di film più merdoso che esista. Non fa ridere, ha milioni di cliché e può causare shock anafilattico. Dipendesse da me, proporrei un piano di stoccaggio di scorie cinematografiche. Non le butto nel wc perché ho paura che le fogne si offendano (o che continuino a sopravvivere e crescere, fino a uscire da un tombino). Che poi una parodia riesca a trasformarsi nel genere più banale e parodizzabile di tutti, mi fa pensare che lo sceneggiatore mi odi segretamente. E scompare anche il più piccolo barlume d'ironia. Persino le convenzioni di cui più sarebbe facile prendersi gioco (come quella di appaiare tutti i personaggi, anche quelli tagliati fuori dalle 'coppie principali') vengono impiegate nel modo più pedestre possibile.
Peraltro è un cambiamento che aliena completamente una buona metà del target, i bambini. Quale bambino, al mondo, è interessato a una commedia romantica che ha per protagonista un quarantenne divorziato? Per favore... sarebbe come se il protagonista fosse tuo padre. E' un pensiero orribile. Nessuno vuole vedere i propri genitori su un maxischermo.

IN CONCLUSIONE

Obiettivo: 4. Il film fugge da un regno di stereotipi, di cui si prende gioco senza pietà, salvo ricadere in un maelstrom di cliché. E non finisce qui: dopo averci ripetuto per un'ora e mezza che l'amore a prima vista non esiste, lo impiega per appaiare gli scarti. Meno tre punti per l'incoerenza.
Originalità: 6. Una parodia è originale per definizione. E per quanto questa, a quanto pare, sia l'eccezione alla regola... non me la sento per questo di alzare il voto :P
Stile: 8. Sfrutta a dovere moltissime differenze tra mondo-dei-cartoni e mondo-dello-smog, e vedere Giselle muoversi goffamente nel suo colossale vestito di morbida seta vale metà film.
Fattore di riguardabilità: 6. E' carino, ma da metà in poi vuoi solo sbattere la testa contro il muro.
Discriminazione: media. Stereotipi di genere molto scarsi, un paio di battute sull'omosessualità (per ammiccare ai genitori). Qualche stereotipo razziale, ma da parte di un personaggio. Pochi personaggi non-bianchi, in ruoli minori e alla larga da matrimoni interraziali. Considerato che la Disney è una azienda fortemente razzista e reazionaria, poteva andare molto peggio.

TOTALE: 7, da soli o in compagnia. Nel complesso è caruccio e penso che meriti di essere visto. (molti) punti bonus perché qualcuno ha finalmente detto a un personaggio Disney di SMETTERLA DI CANTARE!!

SHREK

Su Shrek c'è ancora meno da dire. Prima di tutto perché ho difficoltà a pronunciarlo. Secondo, perché lo conoscono tutti. Terzo, perché è una parodia fatta bene. Anche se, in realtà, è meno 'parodia' di Enchanted, nel senso che fa molto meno riferimento a qualcosa di specifico (i cartoni Disney) e molto di più a qualcosa di generale (il mondo delle fiabe, e tutto ciò che può rappresentare).
In un certo senso, quindi, è una parodia meno coraggiosa. Come vorrei che qualcuno massacrasse i cartoni Disney davvero.
Non sto a raccontare la trama che penso la conoscano anche i sassi o le gattare, ormai. Non saprei di preciso da cosa derivi il suo successo; in parte probabilmente perché era il primo film del suo genere. In parte, suppongo, per il carisma del protagonista, a cui purtroppo viene messa in bocca una quantità assolutamente spropositata di toilet humor, soprattutto nei primi minuti di film. Una cosa buona, visto che rende subito chiaro che "questa è una parodia non-necessariamente-censurata", ma penso che abbiano un po', uh, esagerato. Punti bonus invece per alcuni sberleffi ai censori ("I must save my ass!" -> "Devo salvare il mio asino"/"devo salvarmi il culo", mi chiedo come sia stato tradotto).
Ah, una piccola nota (bugia: non parlerò d'altro) sull'asino in questione. Nonostante una parodia dovrebbe, in teoria, superare gli stereotipi, oltre ad essere Ciuchino uno stereotipo ambulante... ha la voce di Eddie Murphy. Nel caso non fosse chiaro il perché della mia indignazione: esiste un tipo di personaggio, comunissimo nei film d'azione e d'avventura, definibile come "spalla comica, parla molto, in genere in modo molto colloquiale, è in netto subordine rispetto all'eroe". Questo personaggio è sempre nero. Nessuna eccezione.
Ora, qualsiasi ambientazione fantasy ha un vantaggio invidiato da tutte le altre: può facilmente parlare di razzismo senza infuriare nessuno (i mutanti nei fumetti possono avere una funzione simile). Shrek lo fa: il protagonista è discriminato per la propria razza, e parte della sua missione è essere accettato. Ma Shrek è un fottuto ogre. Non è un rumeno. Non è un albanese. OGRE. O-G-R-E. Così nessuno si offende per come viene rappresentato. Inoltre, il messaggio riesce ad essere molto più generale, implicando accettazione per qualunque razza.
E allora perché sottolineare in modo così plateale che la spalla comica è, e sarà per sempre, associata ai neri? Notare che io non ho mai sentito la voce originale di Eddie Murphy in vita mia, ma mi sono accorto benissimo che era la voce di un nero. Che voleva evocare un nero. Che voleva ricordarci il ruolo dei neri: scimmiette subordinate agli eroi.
Lasciamo perdere come il colpo di scena finale, che vuole simbolizzare come l'aspetto fisico non conti, levi anche l'impaccio di un matrimonio interraziale (che forse è un bene - non conosco le dimensioni dei peni degli ogre, ma ho una fervida immaginazione). E' presente un matrimonio tra un asino e un drago, però, il che mi lascia molto più perplesso. Ma queste minoranze etniche possono permettersi tutto.
Notare come Lord Farquaad sia escluso dalla morale "l'aspetto non conta": lo sapevate che è alto un metro e un cazzo? No, perché fa ridere. Giuro.

IN CONCLUSIONE

Obiettivo: 8. Yup, fa ridere. Eheh, Farquaad è alto un metro e un cazzo.
Originalità: 8. Impiega un tipo di umorismo ampiamente collaudato, ma lo fa per prendere in giro un genere che è ridicolizzato raramente - in forma cinematografica, almeno.
Stile: 10. La grafica è ora un po' datata, ma ai tempi faceva la sua porca figura (in particolare Ciuchino). Le musiche, in gran parte non composte per il film, sono utilizzate bene, anche se non eccezionalmente. I colori pastello caratterizzano il film dall'inizio alla fine, e se il personaggio di Shrek è diventato così famoso è dovuto anche al suo design riconoscibile.
Fattore di riguardabilità: 8. Un buon film leggero si riguarda sempre con piacere, soprattutto se dura meno di un'ora e mezza.
Discriminazione: subdola. Nonostante la superficie, a grattare un po' viene fuori un largo utilizzo di stereotipi e doppi standard riguardo la razza e l'aspetto fisico. Non arrivano ad annullare il messaggio di tolleranza, ma di sicuro lo rendono molto ipocrita.

TOTALE: 8 1/2, da soli o in compagnia. Nonostante la mia acidità pre-esame mi faccia essere piuttosto cattivo verso certe scelte degli autori, è un film piacevolissimo da vedere, senza pretese e di durata sufficientemente breve da non perdere ritmo. Nice!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

zia sei acido come una zitella immersa nella candeggina. sono due film divertentissimi e i messaggi razziali non li ho minimamente colti.
ma soprattutto adoro i film della disney. eccetto pinocchio.

Kai ha detto...

Perché in italiano ciuchino è stato doppiato da un doppiatore italiano, che NON E' il doppiatore standard di Eddie Murphy. Quindi, rimossa la parte secondo me più inutilmente offensiva, il resto è nella norma.

Riguardo i film della disney... non è che li odi, però ... cazzo, la smettessero di cantare ogni cinque minuti, mi farebbero un favore personale.

misao ha detto...

allora shrek rulla, rulla un sacco!!! soprattuto questo primo film.. invece come d'incanto.. insomma.. no comment :ºDDDD è surrealeeeee

Unknown ha detto...

è vero, cantano sempre!! è lo stesso motivo per cui odio i musical.

ah, pato è andata di merda. penso.

Anonimo ha detto...

...ma a me piacciono proprio perchè cantano e ballano in continuazione... infatti mi piacciono i musical!!!!

Kai ha detto...

Misao: Come d'Incanto è carinissimo, nella prima parte. Mi ha fatto davvero morire, ma nella seconda smette anche di essere surreale :\

ale: pprrrrt, sbagliato!

ste: ora ho i brividi. MUSICAL?